Il Cielo del mese di Gennaio 2015

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Si trova nella costellazione del Sagittario fino al giorno 20, quando passa nella costellazione del Capricorno.

• 1 gennaio: il sole sorge alle 7.40 e tramonta alle 16.51;

• 15 gennaio: il sole sorge alle 7.38 e tramonta alle 17.05;

• 31 gennaio: il sole sorge alle 7.26 e tramonta alle 17.25;

La durata del giorno aumenta di 48 minuti dall’inizio del mese.

Il 4 gennaio alle ore 12 la Terra si troverà al perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a 147 096 106 km.

LUNA

Il giorno 9 alle ore 17:53 la Luna raggiunge l’apogeo (405.411 Km di distanza), mentre il

giorno 21 alle ore 20:24 si troverà nel punto più vicino alla Terra nel corso della sua orbita,

il perigeo(359.642 km).

Luna Piena il 5 (ore 05:56);  Ultimo Quarto il 13 (ore 10:49); Luna Nuova il 20(ore 14:16); Luna Nuova l’ 27(ore 05:51)

Sorgere e tramontare:

 1 gennaio: tramonta alle 03:47 , sorge alle 14:12;15 gennaio: sorge alle 02:11, tramonta alle 12:46;31 gennaio:  tramonta alle 04:31 , sorge alle 14:34;

OSSERVABILITA’ DEI PIANETI

MERCURIO: In questo mese di gennaio le condizioni di osservabilità di Mercurio evolvono molto rapidamente. Già all’inizio dell’anno, la sera, ad occidente, poco dopo il tramonto, si può tentare l’osservazione del pianeta, come sempre molto basso sull’orizzonte. Da notare, intorno all’11 gennaio, l’avvicinamento a Venere. La massima elongazione serale, con una distanza angolare dal Sole di 18° 54’ , viene raggiunta il 14 gennaio. La sera del 16 Mercurio tramonta un’ora e mezza dopo il Sole: è il momento migliore per tentare di individuarlo. Nel giro di pochi giorni Mercurio “precipita” letteralmente verso il Sole, diventando ben presto inosservabile. Già il 30 gennaio Mercurio si trova in congiunzione con il Sole.

VENERE: Il pianeta più luminoso torna protagonista dei cieli serali, dove rimane osservabile per alcuni mesi, fino a luglio. L’altezza sull’orizzonte occidentale cresce giorno dopo giorno, allungando il tempo a disposizione per osservarlo. Nel corso della prima decade del mese,  Mercurio si avvicina a Venere. Il giorno 3 Venere lascia il Sagittario ed entra nella costellazione del Capricorno, attraversandola completamente nel corso del mese; il giorno 25 il pianeta si trova già nell’Acquario.

MARTE: Come nei mesi precedenti, il pianeta rosso rimane, monotono, piuttosto basso sull’orizzonte occidentale, ma ancora un po’ più alto in cielo rispetto a Venere. Lo si può quindi osservare brevemente poco dopo il tramonto del Sole. Il 9 gennaio Marte lascia la costellazione del Capricorno e fa il suo ingresso nell’Acquario.

GIOVE: L’opposizione al Sole è ormai imminente. Il pianeta gigante è ormai visibile per quasi tutta la notte e, dato che Venere tramonta molto presto, è l’astro più luminoso di queste notti invernali. Possiamo quindi vederlo sorgere ad Est nelle prime ore della notte per poi culminare a Sud poco dopo la mezzanotte. Giove si trova ancora nella costellazione del Leone, ma si muove di moto retrogrado, avvicinandosi al limite con il Cancro.

Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani: Io,EuropaGanimedeCallisto. Sono visibili come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni.

SATURNO: Il pianeta è osservabile solo nelle ultime ore della notte, ma la sua altezza sull’orizzonte aumenta giorno per giorno, pertanto è facile individuarlo a Sud-Est prima del sorgere del Sole. Un evento significativo interessa Saturno il 18 gennaio: dopo oltre due anni di permanenza nella Bilancia (costellazione che lo ospita dal dicembre del 2012) il pianeta fa il suo ingresso nello Scorpione.

URANO: Il tempo a disposizione per osservarlo è destinato a ridursi significativamente. Nel corso del mese, nelle prime ore della notte viene a trovarsi sempre più basso a Sud-Ovest dove tramonta intorno alla mezzanotte. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per riuscire ad osservarlo agevolmente è necessario l’ausilio di un telescopio. Il pianeta rimane ancora nella costellazione dei Pesci, nei pressi del limite inferiore, vicino al confine con la costellazione della Balena.

NETTUNO: All’inizio dell’anno si può ancora cercare a Sud-Ovest. La posizione è vicina a Marte, con cui si trova in congiunzione il 19 gennaio. Anche Nettuno fa quindi parte del numeroso gruppo di pianeti concentrati a Sud-Ovest nelle prime ore della sera e destinati quindi a tramontare presto, poco dopo il Sole. L’osservazione di Nettuno è ancor più difficoltosa per la sua bassa luminosità, che richiede pertanto l’uso del telescopio per riuscire ad individuarlo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022.

P.S. da quest’anno, non inseriremo il fu pianeta PLUTONE, essendo stato riclassificato a plutoide, capostipite di pianetini nani , dalla IAU di PARIGI, nel giugno 2008.

COSTELLAZIONI

Le costellazioni zodiacali che sorgono ad oriente nelle prime ore della notte sono il Cancro e, poi, il Leone. Ad occidente, invece, si avviano al tramonto la piccola costellazione dell’Ariete e quella molto più estesa ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso. Sopra il suo vertice più alto sull’orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l’omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, quasi allo Zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra i Gemelli, l’Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono. La stella più luminosa dell’Auriga è Capella, termine che in latino significa “capretta”. La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni – ma prive di stelle brillanti – della Balena e dell’Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione. Di quest’ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto BetelgeuseBellatrix, in bassoRigelSaiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, AlnitakAlnilamMintaka. Da non perdere un’osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42. Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un’altra stella facilmente identificabile: Procione.

Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla Stella Polare nell’Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l’inconfondibile forma a “W”, la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l’Orsa Maggiore e la Giraffa.

Per le note precedenti, ci siamo avvalsi dei siti: www.UAI.it e www.astonomia.com. Molto   utile è “STELLARIUM”, un software dedicato scaricabile dalla rete gratuitamente. Sereno 2015 dalla redazione.

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