La Mitologia delle Costellazioni – Orsa Maggiore

URSA MAIOR

Orasa maggiore e orsa minore

Il mito: il mito narra della ninfa Callisto, una delle compagne di Artemide, che in quanto ancella della dea della caccia aveva fatto voto di castità. Zeus però si invaghì di lei seducendola sotto le mentite spoglie di Artemide. Callisto si accorse troppo tardi di ciò che stava accadendo. Ora per lei il problema era di nascondere alle altre ninfe e soprattutto ad Artemide la sua gravidanza. Tutto sembrava andare bene finché un giorno, Artemide e le altre ninfe decisero di fare un bagno presso un laghetto; Callisto fu scoperta e fu salvata da Zeus che la rapì e la trasformò in un’orsa. Ma ora, oltre alla collera di Era, si aggiungeva quella di Artemide. Così grazie all’aiuto della regina degli dei, Artemide trovò Callisto e la uccise con le sue infallibili frecce. Zeus ebbe, però, la premura di salvare il figlioletto che aspettava da Callisto, il piccolo Arcade, che fu affidato alle cure di Maia.

Varianti: i mitografi più tardi inseriscono in questo racconto anche Arcas. Arcas divenne grande e forte e un giorno mentre stava cacciando incontrò la madre, che aveva udito la sua voce, avvicinatasi al giovane speranzosa di rivederlo dopo tanti anni. Arcas però non riconobbe la madre e trovandosi di fronte un’orsa per difendere le altre ninfe, che alla vista dell’animale scapparono spaventate, stava per uccidere la sfortunata madre. Zeus intervenne in tempo per fermare la mano del figlio che già tendeva la freccia dal suo infallibile arco.Così preso dal rimorso donò ad entrambi l’eternità trasfromando anche Arcas in un orso (Orsa Minore) e ponendoli nel firmamento. Era però, non contenta del fatto che avesse separato già in vita Callisto e Arcas, ordinò a Teti di rendere i due infelici anche in cielo. Così la divinità marina maledì le due costellazioni che furono condannate per l’eternità a rincorrersi senza avere mai la possibilità di incontrarsi. Infatti le due costellazioni, che raggiungono il loro culmine in primavera, sono circumpolari.

Curiosità: i Romani chiamavano il gruppo di stelle dell’Orsa Maggiore, che corrisponde dunque alla figura di Callisto tramutata in orsa, “septem triones cioè “i sette buoi” volendo indicare il movimento che i buoi fanno nell’atto di arare un campo cioè quello di girare in circolo proprio come fa la costellazione attorno al polo. Da qui il termine settentrione per indicare il nord e il termine “artico” dal  greco “arctos” cioè “orsa”.

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