Il cielo del mese di Gennaio 2011

Sole

Si trova nella costellazione del Sagittario fino al giorno 20 quando entra nella costellazione del Capricorno.

1 gennaio

  • sorge alle 07:38
  • transita alle 12:14
  • tramonta alle 16:50

15 gennaio

  • sorge alle 07:36
  • transita alle 12:20
  • tramonta alle 17:04

31 gennaio

  • sorge alle 07:24
  • transita alle 12:24
  • tramonta alle 17:24

Dopo il solstizio d’inverno del mese scorso, la durata del giorno aumenta di circa 46 minuti dall’inizio del mese.

Luna

1 gennaio

  • sorge alle 04.55
  • transita alle 09.34
  • tramonta alle 14.10

15 gennaio

  • sorge alle 12:50
  • transita alle 20.33
  • tramonta alle 03.21

31 gennaio

  • sorge alle 05.32
  • transita alle 10.13
  • tramonta alle 14.57

fasi lunari del mese:

  • Luna Nuova il 4 (ore 09.35)
  • Primo Quarto il 12 (ore 11.34)
  • Luna Piena il 19 (ore 21.24)
  • Ultimo Quarto il 26 (ore 13.00)

Il giorno 1 alle ore 20:47 la Luna raggiunge il perigeo (358.681 km di distanza), il giorno 17 alle ore 1.10 si troverà nel punto più lontano dalla Terra nel corso della sua orbita, l’apogeo (406.431 km), mentre il giorno 30 alle ore 9.03 sarà di nuovo al perigeo (356.594 Km)

4 gennaio: Eclissi Parziale di Sole!

Il giorno 4 gennaio si verifica un’eclissi parziale di Sole, da non perdere, se il tempo meteorologico lo permette.

Posizione dei pianeti

Mercurio: all’inizio del nuovo anno il pianeta si presenta con una buona osservabilità mattutina. Mercurio sorge oltre un’ora e mezza prima del Sole, raggiungendo la massima elongazione (con una distanza angolare di oltre 23° dal Sole) il giorno 9. A fine mese l’altezza sull’orizzonte cala sensibilmente; Mercurio sorge meno di un’ora prima del Sole, confondendosi tra le luci dell’alba.

Venere: il pianeta più luminoso raggiunge la massima elongazione (quasi 47° dal Sole) l’8 gennaio. Lo si può osservare per oltre 3 ore e mezza prima del sorgere del Sole. L’intervallo di osservabilità tende tuttavia a diminuire e per alcuni mesi vedremo il pianeta gradualmente abbassarsi sull’orizzonte orientale, dove lo possiamo ammirare prima dell’alba. Il giorno 9 lascia la costellazione della Bilancia, percorre un breve tratto della parte più alta dello Scorpione e il 14 fa il suo ingresso nella costellazione dell’Ofiuco.

Marte: il pianeta rosso, al tramonto del Sole, si trova estremamente basso sull’orizzonte occidentale ed è pertanto inosservabile, confuso tra le luci del crepuscolo serale. Marte si trova nel Sagittario; il giorno 15 passa nel Capricorno, terminando il mese a breve distanza dal Sole, con il quale si troverà presto in congiunzione.

Giove: come verificatosi negli ultimi mesi del 2010, Giove è ancora l’unico pianeta, tra quelli visibili ad occhio nudo, osservabile nel cielo serale. L’intervallo di osservabilità continua a ridursi, quindi solo nelle prime ore della notte potremo ammirare agevolmente il luminoso pianeta in direzione Sud – Ovest. Il 2 gennaio si verifica una congiunzione stretta con Urano.

Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore. Giove si trova nella costellazione dei Pesci.

Saturno: il pianeta continua ad anticipare il suo sorgere, fino a comparire sull’orizzonte orientale già intorno alla mezzanotte, diventando così osservabile per tutta la seconda parte della notte. Il pianeta con il passare delle ore si eleva sempre più in cielo, fino a culminare a Sud all’apparire delle prime luci dell’alba. Come già accaduto per tutto il 2010, anche per l’anno 2011 Saturno rimarrà nella costellazione della Vergine.

Urano:il pianeta è ancora osservabile nella prima parte della notte. Anche in questo inizio del 2011 si confermano condizioni di osservabilità analoghe a quelle di Giove. Entrambi i pianeti si troveranno nella costellazione dei Pesci, e, come già accennato, saranno in congiunzione il giorno 2.

In condizioni favorevoli all’osservazione, usando uno strumento ottico (anche un buon binocolo) appare come un oggetto di colore blu/verde, di magnitudine 5.7.

Nettuno: è molto basso sull’orizzonte occidentale e quindi è ormai quasi inosservabile. Va comunque segnalato un evento significativo: Nettuno, che dal 2005 si trovava nella costellazione del Capricorno, il 25 gennaio entra nell’Acquario, dove rimarrà molti anni, fino al 2022 !

Plutone: Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU (Parigi, Giugno 2008), la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.

Plutone è ancora praticamente inosservabile, dopo la congiunzione con il Sole avvenuta negli ultimi giorni dell’anno appena terminato. Si trova ancora nella costellazione del Sagittario, dove era entrato nel 2006 e dove rimarrà per altri 14 anni, fino al 2023!

 

Congiunzioni

Luna-Giove:
la sera di Lunedì10 si verifica la congiunzione tra Giove e la Luna crescente (prossima al Primo Quarto). I due astri si trovano nella costellazione dei Pesci. A breve distanza da Giove (ma praticamente impossibile da individuare ad occhio nudo) si trova anche Urano. Una buona occasione per tentare l’osservazione di questo pianeta!

Luna-Saturno:
nelle ore centrali della notte di Martedì 25 gennaio possiamo ammirare il sorgere della Luna accompagnata dal pianeta Saturno, a formare un triangolo insieme alla stella Spica, la stella più luminosa della costellazione della Vergine.

Luna-Venere:
prima dell’alba di domenica 30 il pianeta più luminoso, Venere, sorge ad oriente insieme ad una falce di Luna calante nella costellazione dell’Ofiuco. Si riconosce anche Antares, nella costellazione dello Scorpione.

Sciami meteorici: Le Quadrantidi

Nei primi giorni di gennaio avremo la possibilità di assistere allo sciame delle Quadrantidi. L’attività dello sciame è in genere piuttosto basso, ma raggiunge un massimo breve e significativo nella notte tra il 3 e il 4 gennaio .

Essendo Luna Nuova, non vi è alcun disturbo all’osservazione delle meteore. L’occasione dovrebbe quindi essere propizia per osservare un numero significativo di meteore. Lo ZHR (Tasso Orario Zenitale) potrebbe raggiungere valori intorno alle 120 meteore /ora (negli anni passati è variato tra le 60 e le 200).

 

Costellazioni

Il cielo orientale di inizio anno si presenta, nelle prime ore della notte, con le costellazioni zodiacali del Cancro e, di seguito, del Leone.

A occidente si avviano al tramonto la piccola costellazione dell’Ariete, e quella molto più grande ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso. Sopra il suo vertice più alto sull’orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l’omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, praticamente allo zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra i Gemelli, l’Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono.

La stella più luminosa dell’Auriga è Capella, termine che in latino significa “capretta”. La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni – ma prive di stelle brillanti – della Balena e dell’Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione.

Di quest’ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka. Da non perdere un’osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42.

Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un’altra stella facilmente identificabile: Procione.

Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla stella polare nell’Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l’inconfondibile forma a “W”, la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l’Orsa Maggiore e la Giraffa.

Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di televideo, il sito www.uai.it, da cui sono tratte queste notizie, e dalla rivista Nuovo Orione o dal sito di www.orione.it

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