Cielo del mese di Ottobre 2011

Posizione dei pianeti

Mercurio: questo mese è poco favorevole all’osservazione del pianeta. Dopo la congiunzione con il Sole Mercurio torna ad essere teoricamente osservabile alla sera. In realtà l’elevazione sull’orizzonte cresce poco e lentamente, anche fine mese il pianeta tramonta poco più di mezz’ora dopo il Sole. E’ quindi difficile distinguerlo ad occidente tra le luci del crepuscolo serale.

ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista!

Venere: l’osservabilità del pianeta è ancora minima. E’ molto basso sull’orizzonte sebbene si trovi appena più alto in cielo rispetto a Mercurio. Grazie all’elevata luminosità del pianeta, a fine mese – quando tramonta un’ora dopo il Sole – potremo ammirarlo per un brevissimo periodo di tempo prima di vederlo scomparire sull’orizzonte ad Ovest. Venere il giorno 15 passa dalla costellazione della Vergine a quella della Bilancia.

Marte: già da alcuni mesi prosegue il trend che porta Marte ad incrementare lentamente il proprio intervallo di osservabilità, anticipando sempre più l’istante del suo sorgere. Alla fine del mese poco già intorno all’una di notte apparirà all’orizzonte orientale, anche se si dovranno attendere le ore che precedono l’alba per vederlo alto in cielo. Marte completa il transito nella piccola costellazione del Cancro e il giorno 19 fa il suo ingresso nel Leone.

Il Sole

Il giorno 17 passa dalla costellazione del Leone a quella della Vergine.

  • 1 ottobre: il sole sorge alle 7.08 ; tramonta alle 18.55
  • 15 ottobre: il sole sorge alle 7.24; tramonta alle 18.31
  • 30 ottobre: il sole sorge alle 6.43; tramonta alle 17.08

Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 22 minuti per una località alla latitudine media italiana. Fino al 29 ottobre gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un’ora in più rispetto all’Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell’Europa Centrale).  

Nella notte tra il 29 e il 30 torna in vigore l’ora solare.

Luna

1 ottobre

  • sorge alle 12:01
  • transita alle 16:46
  • tramonta alle 21:29

15 ottobre

  • sorge alle 20:10
  • transita alle 03:00
  • tramonta alle 10:34

31 ottobre

  • sorge alle 12:38
  • transita alle 17:27
  • tramonta alle 22:21

fasi lunari del mese:

  • Primo Quarto il 4 (ore 03:17)
  • Luna Piena il 12 (ore 02:08)
  • Ultimo Quarto il 20 (ore 03:33)
  • Luna Nuova il 26 (ore 19:58)

Il giorno 12 alle ore 13:35 la Luna raggiunge l’apogeo (406.435 km di distanza), mente il giorno 26 alle ore 23:22 si troverà nel punto più vicino alla Terra nel corso della sua orbita, il perigeo (357.054 km).

 Posizione dei pianeti

 Mercurio: questo mese è poco favorevole all’osservazione del pianeta. Dopo la congiunzione con il Sole Mercurio torna ad essere teoricamente osservabile alla sera. In realtà l’elevazione sull’orizzonte cresce poco e lentamente, anche fine mese il pianeta tramonta poco più di mezz’ora dopo il Sole. E’ quindi difficile distinguerlo ad occidente tra le luci del crepuscolo serale.

ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista!

Venere: l’osservabilità del pianeta è ancora minima. E’ molto basso sull’orizzonte sebbene si trovi appena più alto in cielo rispetto a Mercurio. Grazie all’elevata luminosità del pianeta, a fine mese – quando tramonta un’ora dopo il Sole – potremo ammirarlo per un brevissimo periodo di tempo prima di vederlo scomparire sull’orizzonte ad Ovest. Venere il giorno 15 passa dalla costellazione della Vergine a quella della Bilancia.

Marte: già da alcuni mesi prosegue il trend che porta Marte ad incrementare lentamente il proprio intervallo di osservabilità, anticipando sempre più l’istante del suo sorgere. Alla fine del mese poco già intorno all’una di notte apparirà all’orizzonte orientale, anche se si dovranno attendere le ore che precedono l’alba per vederlo alto in cielo. Marte completa il transito nella piccola costellazione del Cancro e il giorno 19 fa il suo ingresso nel Leone.

Giove: il pianeta gigante si conferma l’astro dominante della volta celeste di questo autunno. Il mese di ottobre ci conduce al periodo di migliore osservabilità di Giove, che si troverà all’opposizione il giorno 29, quando sarà osservabile per l’intera notte.

Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni.

Giove continua a spostarsi lentamente in moto retrogrado, rimanendo ancora nella costellazione dell’Ariete, in direzione della costellazione dei Pesci.

Saturno: il giorno 13 si trova in congiunzione con il Sole. Pertanto il pianeta è del tutto inosservabile. Saturno si trova ancora nella costellazione della Vergine, dove rimane per tutto l’anno.

Urano: verso la fine del mese scorso si è verificata l’opposizione al Sole del pianeta, che è quindi ancora osservabile per quasi tutta la notte. Il momento migliore per cercarlo è intorno alla mezzanotte, quando si trova alla massima altezza sull’orizzonte, in culminazione a Sud.

In condizioni favorevoli all’osservazione, usando uno strumento ottico (anche un buon binocolo) appare come un oggetto di colore blu/verde, di magnitudine 5.7. Il pianeta rimane per tutto l’anno nella costellazione dei Pesci.

Nettuno: l’intervallo di osservabilità del pianeta è un po’ inferiore a quello di Urano. Nettuno tramonta circa due ore prima di Urano e già intorno alle 22 lo si può osservare in culminazione alla massima altezza sull’orizzonte meridionale. Data la sua bassa luminosità, per individuarlo è necessario utilizzare una strumentazione adeguata, un telescopio o almeno un buon binocolo. Nettuno si trova nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per molti anni.

Plutone: Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU (Parigi, Giugno 2008), la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.

Plutone è ormai osservabile solo nelle prime ore della sera, dopo il tramonto del Sole. Si trova a Sud – Ovest , sempre più basso sull’orizzonte con il passare dei giorni. Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, dove è destinato a rimanere molto a lungo, fino al 2023. Con la sua magnitudine 14 sono necessari un cielo scuro e almeno un telescopio da 8″ di apertura (200mm). Si trova nella costellazione del Sagittario, dove si tratterrà per parecchi anni.

 

Costellazioni

Solo nelle prime ore della notte ci sarà ancora l’opportunità di osservare parte delle costellazioni che hanno dominato il cielo estivo.  Una volta spente le ultime luci del crepuscolo serale, avremo appena il tempo di vedere ad occidente il tramonto del Bootes con la brillante stella Arturo, subito seguito dall’Ofiuco e da Ercole.  Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora una volta il “Triangolo Estivo”, del quale ricordiamo i componenti: ai vertici troviamo le stelle Altair dell’Aquila, Vega della Lira e infine Deneb del Cigno. (Si rimanda alle rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).
                Lungo l’eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello Zodiaco che vedremo alte in cielo per i successivi mesi dell’Autunno e dell’Inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli. Ad Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, potremo vedere un’ultima volta per quest’anno il Sagittario; a Sud – Ovest il Capricorno e l’Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti, non offrono punti di riferimento rilevanti.  La costellazione dei Pesci è anch’essa poco appariscente, ma la sua posizione, a Sud di quella di Pegaso, ne facilita il ritrovamento sulla volta celeste.  Ancora più ad Est è facile identificare la piccola costellazione zodiacale dell’Ariete. Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, situato ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit – cioè sulla verticale sopra le nostre teste.
Tra Pegaso e la Stella Polare, quest’ultima come sempre ferma in cielo ad indicare il Nord, troviamo Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a “W”, e Cefeo, una costellazione un po’ più difficile da riconoscere essendo priva di stelle brillanti.  Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda.  Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull’orizzonte nord-orientale, sopra la brillante stella Capella (della costellazione dell’Auriga), possiamo riconoscere il Perseo, con una forma che ricorda una “Y” rovesciata.
Tutte queste costellazioni sono legate da una notissima leggenda della mitologia classica.
Questa è la storia tramandata: Cefeo era il re d’Etiopia, e Cassiopea era la regina, sua consorte. Da notare che l’Etiopia del mito non va confusa con quella attuale; gli storici collocano la leggenda nel territorio corrispondente alla moderna Tel Aviv.  Cassiopea era una donna bellissima e terribilmente vanitosa, al punto di vantarsi di essere perfino più affascinante delle Nereidi, le ninfe del mare.
Queste ultime, offese dalla sfrontatezza della regina, chiesero a Poseidone, il Dio del mare, di vendicarle.
Poseidone mandò allora un mostro marino, la Balena (raffigurata in una grande costellazione, non facilissima da identificare perché priva di stelle brillanti, situata bassa sull’orizzonte a Sud – Est, sotto i Pesci e l’Ariete) a devastare le coste del regno di Cefeo. Lo sventurato re chiese all’Oracolo di Ammone cosa potesse fare per placare l’ira del Dio del mare: l’Oracolo gli ordinò di sacrificare al mostro sua figlia, l’incolpevole Andromeda.  La povera fanciulla fu incatenata ad uno scoglio, nell’attesa della sua orrenda fine tra le fauci della Balena.  Ma come in tutte le storie a lieto fine, ecco che arriva il nostro eroe, il famoso Perseo (reduce da altre imprese: aveva appena ucciso la terribile Medusa, la Gorgone con la chioma costituita da un intreccio di serpenti).  Perseo arriva in groppa al suo destriero, il cavallo alato Pegaso, uccide il mostro e, liberata Andromeda, la sposa.  Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare due oggetti del cielo tra i più ammirati dagli astrofili. Si tratta di oggetti molto facili da osservare, adatti anche a chi si avvicina per la prima volta all’osservazione astronomica.  Iniziamo con il “Doppio Ammasso del Perseo”: si trova nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea ed è già visibile ad occhio nudo in cieli oscuri e senza Luna, ma diventa spettacolare già con un semplice binocolo.
Complessivamente i due ammassi sono costituiti da circa 400 stelle, e distano da noi oltre 7.000 anni luce.
Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più brillanti che troviamo vicino a Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale. Spostiamoci da lì verso Cefeo: con l’aiuto di una mappa, non sarà difficile notare anche con un binocolo (ma in cieli molto bui si può intravedere anche ad occhio nudo) una leggera nebulosità a forma di ellisse schiacciata: è la famosa Galassia di Andromeda, omonima della costellazione che la ospita. Andromeda è la galassia più vicina alla nostra Via Lattea, ma i “grandi numeri” che la caratterizzano non mancheranno di emozionare chi per la prima volta potrà osservarla attraverso un telescopio: si trova comunque alla distanza di circa 2 milioni e mezzo di anni luce (un anno luce è pari a circa 9.460,8 miliardi di km), ha un diametro di circa 200.000 anni luce secondo le stime più recenti e contiene oltre 100 miliardi di stelle! Concludiamo il tour del cielo con l’Orsa Maggiore, che in questo periodo troviamo bassa sull’orizzonte settentrionale.  Tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.

Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di televideo, il sito www.uai.it, da cui sono tratte queste notizie, e dalla rivista Nuovo Orione o dal sito di www.orione.it

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