Il cielo del mese di Marzo

 


 

Equinozio di Primavera: 20 Marzo, ore 16:45. Il Sole sorge e tramonta rispettivamente ad Est e ad Ovest, e si trova esattamente nel punto di intersezione tra equatore celeste ed eclittica, denominato punto d’Ariete. Il giorno e la notte presentano la stessa durata.
Per saperne di più sulla sfera celeste, bisogna seguire il corso che l’associazione UMAC tiene al Liceo Scientifico “Nino Cortese” di Maddaloni. La frequenza al corso è gratuita ed è gradita.

  • 1 marzo: sorge alle 06:46 e tramonta alle 18:00;
  • 15 marzo: sorge alle 06:23 e tramonta alle 18:16;
  • 31 marzo: sorge alle 06:55 e tramonta alle 19:34;

Luna

Il giorno 11 alle ore 20:17 la Luna raggiunge l’apogeo (405.367 Km di distanza), mentre il giorno 27 alle ore 18:09 si troverà nel punto più vicino alla Terra nel corso della sua orbita, il perigeo (365.706 km).

  • Luna Nuova il 1(ore 08:02)
  • Primo Quarto il 8 (ore 13:29)
  • Luna Piena il 16 (ore 17:11)
  • Ultimo Quarto il 24 (ore 01:48)
  • Luna Nuova il 30(ore 18:47)
  • 1 marzo: sorge alle 06:28 e tramonta alle 18:28;
  • 15 marzo: tramonta alle 05:26 e sorge alle 17:19;
  • 31 marzo:  sorge alle 07:08 e tramonta alle 20:35;

Posizione dei Pianeti

Mercurio. La prima parte del mese offre discrete possibilità per tentare l’osservazione del pianeta al mattino, tra le luci dell’alba. Tuttavia Mercurio non si allontana troppo dal Sole e dall’orizzonte orientale: il massimo anticipo dell’orario del sorgere del pianeta si verifica il 5 marzo, quando sorge 1 ora e 5 minuti prima del Sole. La massima elongazione mattutina si registra, invece, il giorno 14, con il pianeta a 27° 33’ dal Sole. Verso fine mese Mercurio si avvicina gradualmente all’orizzonte, fino a sorgere appena mezz’ora prima del Sole.

Venere. Modeste variazioni nelle condizioni di osservabilità del pianeta, se non per una diminuzione di circa mezz’ora nella differenza di orario tra il sorgere di Venere e del Sole. A fine mese, infatti, Venere sorge meno di due ore prima del Sole. Il pianeta per diversi mesi continuerà ad essere visibile al mattino, ad oriente, tra le luci dell’alba. Il 7 marzo Venere esce dalla costellazione del Sagittario per entrare nel Capricorno. Nel corso dell’ultima decade del mese compie un’escursione in un angolo dell’Acquario, per poi rientrare nel Capricorno.

Marte. Dopo una lunga attesa, finalmente il pianeta rosso, che per diversi mesi ci ha costretto ad attendere le ore centrali della notte per poterlo osservare alto in cielo, ritorna protagonista della volta celeste già poco dopo il tramonto del Sole. A fine mese Marte sorge poco dopo il calare dell’oscurità e nella prima parte della notte lo si può riconoscere facilmente ad Est. Marte si muove di moto retrogrado nella Vergine, dove lo possiamo seguire nel suo graduale riavvicinamento a Spica, la stella più luminosa della costellazione.

Giove. Il pianeta più luminoso del cielo serale di questo periodo è ancora ben visibile dopo il tramonto, anche se l’intervallo di tempo per osservarlo si riduce costantemente nel corso del mese. A fine marzo lo si può quindi osservare a Sud-Ovest nelle prime ore di oscurità e ad Ovest, già piuttosto basso sull’orizzonte, dopo la mezzanotte. Giove si trova nella parte centrale della costellazione dei Gemelli, dove rimane ancora per tutto il mese.

Saturno. Dopo un periodo povero di pianeti osservabili in orario serale, con il solo Giove protagonista delle osservazioni planetarie, insieme al ritorno di Marte anche Saturno si accinge a riconquistare un posto nella volta celeste della prima parte della notte. Con il passare dei giorni l’orario del suo sorgere anticipa sempre più e alla fine del mese sarà già possibile individuarlo sopra l’orizzonte a Sud-Ovest. Saturno si trova ancora nella costellazione della Bilancia.

Urano. Il pianeta è ormai praticamente inosservabile. La congiunzione con il Sole è ormai imminente. Urano e sempre più basso sull’orizzonte occidentale ed ormai non lo si distingue più tra le luci del crepuscolo serale. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo osservare è necessario l’uso di un telescopio. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dai Pesci.

Nettuno. Dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso l’osservazione del pianeta è ancora estremamente difficoltosa. Nettuno ritorna nel cielo del mattino, ma è ancora molto basso sull’orizzonte orientale, dove per alcune settimane sarà praticamente impossibile distinguerlo tra le luci dell’alba. Nettuno è comunque osservabile solo utilizzando un telescopio. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere molto a lungo, fino all’anno

Plutone.

Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU , nella nostra rubrica includiamo l’osservabilità dell’astro.

Plutone è osservabile sempre più alto sull’orizzonte orientale ed è quindi possibile osservarlo per alcune ore prima del sorgere del Sole. Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, costellazione che lo ospiterà ancora nei prossimi anni, fino al 2023.

Costellazioni

Il mese di Marzo vede ancora come protagoniste le costellazioni invernali. Tuttavia, rispetto al mese precedente, si noterà uno spostamento delle stesse verso sud-ovest. Da notare invece che, già dalle prime ore della notte, si affacciano ad oriente le costellazioni del Leone e della Vergine (nei pressi della quale troviamo Saturno). I fortunati abitanti di luoghi con poco inquinamento luminoso, potranno scorgere persino la debole costellazione del Cancro, che separa il Leone dai Gemelli.

Proseguendo verso occidente spicca ancora la stupenda Orione, con le tre stelle della cintura a formare una linea quasi retta (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka), ed i 3 luminosissimi astri Betelgeuse (gigante rossa), Rigel (azzurra) e Bellatrix (in alto a destra). Sotto la cintura troviamo un gruppo di stelle in cui giace la Grande nebulosa di Orione (M42) osservabile anche ad occhio nudo. Una perla del cielo boreale. Nella stessa zona di cielo troviamo le costellazioni del Toro (dalla caratteristica forma a Y) con la stella rossa Aldebaran, la costellazione dell’Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, nella costellazione del Cane Maggiore, risplende Sirio, la stella più luminosa del cielo. Poco al di sotto dei Gemelli, si può facilmente riconoscere un’altra stella luminosa, Procione, del Cane Minore. Proseguiamo il nostro tour con il cielo settentrionale, dove l’Orsa Maggiore domina incontrastata, a partire dalla quale è facile trovare la Stella Polare. A Nord-Ovest troviamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a “W”; tra Cassiopea e il Toro troviamo la costellazione del Perseo. Si segnala, infine, la costellazione di Bootes (il Bifolco), sotto l’Orsa Maggiore e a sinistra della Vergine, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone, con la sua brillante e rossastra Arturo.

 

Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di televideo, il sito www.uai.it  e www.astronomia.com, da cui sono tratte queste notizie.  Si consiglia il planetario Stellarium, come utile strumento virtuale, per osservare la volta celeste, e non solo, comodamente in poltrona a qualunque ora. E’ scaricabile dalla rete gratuitamente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *