Dall’Italia apprezzamenti per la nostra terra.

Pubblichiamo, con soddisfazione,il pensiero di un astrofilo che ha partecipato al CONGRESSO  a maggio 2015 a Maddaloni.

Occasione per riflessioni da parte di chi ha a cuore la nostra città!

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Stelle e Re a Caserta: cosa hanno in comune?

 

Sono un astrofilo, e come tale partecipo al congresso annuale della Unione Astrofili Italiani (UAI). Quest’anno l’incontro si è tenuto a Maddaloni, cittadina vicino Caserta; quale occasione migliore per visitare quei posti a distanza di anni dall’ultima volta?

Caserta è a circa 30 km a nord di Napoli, ma non c’è soluzione di continuità tra le due città, costituendo un’unica area metropolitana suddivisa in vari comuni. Caserta ospita un vero gioiello: la Reggia costruita da Luigi Vanvitelli nel 18° secolo. Si inizia a vedere il collegamento col titolo? Bene, ma c’è ancora altro da aggiungere; ci arriveremo più avanti.

Chi non ha visitato la Reggia di Caserta si è perso un sito dell’UNESCO, nonché un vero capolavoro. Si tratta di un immenso edificio barocco (247m x 184m) con 1200 stanze. Rivaleggia con Versailles, specialmente per quanto riguarda il giardino: la sua trama di fontane e cascate che si estendono dalla facciata fino alle colline in lontananza è una meraviglia paesaggistica. Per fornire l’acqua a questo parco un acquedotto fu costruito appositamente dallo stesso Vanvitelli; vicino Maddaloni, a circa 8km dalla Reggia, c’è unponte costruito da Vanvitelli sull’esempio di quelli romani che lascia a bocca aperta; ricorda molto quello visitabile in Provenza, “Pont du Gard”. Questo palazzo e il suo giardino valgono da soli una visita in Italia.

Torniamo al titolo. Il congresso UAI è stato organizzato dalla locale associazione astrofila, l’”Unione Maddalonesi Amanti del Cielo” (UMAC). Questa associazione ha identificato alcuni elementi del palazzo strettamente legati all’astronomia. C’è un bellissimo orologio che tra sculture e iscrizioni rappresenta la storia della misura del tempo dagli inizi fino al 19° secolo. Il soffitto di una stanza è decorato con un bell’affresco raffigurante le costellazioni conosciute, c’è un telescopio e un globo che raffigura la volta celeste. Quello che mi ha colpito particolarmente è un orologio solare costruito su un davanzale, estremamente preciso, con un coperchio di bronzo; era usato per regolare i tanti orologi meccanici di palazzo in un’epoca in cui il sole era un misuratore del tempo molto più preciso degli orologi costruiti dall’uomo. Questi elementi sono stati inseriti in un “percorso astronomico” che l’associazione ha proposto alla Sovrintendenza responsabile della Reggia, la quale lo ha accettato e lo includerà tra gli itinerari ufficiali di visita. Mi sembra un bel contributo degli astrofili al patrimonio di conoscenze pubbliche.

Ecco un altro motivo per visitare questo incredibile posto, qualora ve ne fosse stato bisogno!

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