PLEIADES
Il mito: sette sorelle figlie di Atlante, uno dei titani, che fu condannato a reggere l’intera volta celeste come punizione per aver osato sfidare gli dei, e Pleione, un’oceanina figlia di Oceano e Teti. I loro nomi erano Alcione, Caeleno, Elettra (che con Zeus ebbe Dardano fondatore di Troia), Maja (che con Zeus ebbe Ermes/Mercurio), Merope, Sterope e Taigete. Tutte ebbero storie d’amore e si unirono a personaggi importanti, tranne Merope che invece era moglie di Sisifo, fondatore di Corinto, che non ebbe il merito di distinguersi per virtù eccellenti e onorevoli ma per essere stato il più furbo tra gli uomini, secondo in questo solo ad Odisseo. Prima rivelò ad Asopo il fatto che la figlia Egina si era unita a Zeus in cambio dell’acqua per la sua città che fino ad allora aveva avuto forti problemi legati alla carestia, causando così l’ira del padre degli dei che per vendicarsi chiese a suo fratello Ade di ucciderlo. Così il dio degli inferi mando Thanatos ma, giunto a casa di Sisifo questi lo fece ubriacare per poi legarlo e imprigionarlo. Con Thanatos legato nessun uomo moriva più, neanche i soldati che in guerra ricevevano ferite mortali. Ade infuriato per la cosa giunse personalmente a casa di Sisifo ammazzandolo con le sue mani. Il furbo Sisifo però comandò alla moglie Merope di non seppellire il suo corpo; giunto negli Inferi accusò la moglie di empietà e ottenne da Persefone, moglie di Ade, il permesso di tornare tra i vivi per sistemare le cose. Così il furbo Sisifo visse per molti anni anche se quando venne anche per lui l’ultima ora, liggiù nelle profondità oscure degli Inferi non gli fu riservato un buon trattamento. Ade e Zeus decisero che Sisifo avrebbe dovuto spingere un masso dalla base alla cima di un monte. Tuttavia, ogni volta che Sisifo raggiungeva la cima, il masso rotolava nuovamente alla base del monte. Ogni volta, e per l’eternità, Sisifo avrebbe dovuto ricominciare da capo la sua scalata. Merope, sfinita dalla vergogna per la condotta del marito si allontanò dalle sorelle, ed infatti essa è la stella più lontana dell’ammasso che possiamo ammirare nei cieli invernali.
Varianti: nessuna variante in quanto le sette sorelle appaiono in relazione a miti di altri e più illustri personaggi