Il cielo del mese di Maggio

IL SOLE

Si trova nella costellazione dei Pesci fino al giorno 18, quando passa nella costellazione dell’Ariete.

  • 1 maggio: il sole sorge alle 6.09; tramonta alle 20.10
  • 15 maggio: il sole sorge alle 5.52; tramonta alle 20.25
  • 30 maggio: il sole sorge alle 5.40; tramonta alle 20.40

La durata del giorno aumenta di 59 minuti dall’inizio del mese.

(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).

Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un’ora in più rispetto all’Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell’Europa Centrale)

LA LUNA

1 maggio

  • sorge alle 04:50
  • transita alle 11:40
  • tramonta alle 18:40

15 maggio

  • sorge alle 18:21
  • transita alle 23:34
  • tramonta alle 04:04

31 maggio

  • sorge alle 04:23
  • transita alle 11:54
  • tramonta alle 19:32

fasi lunari del mese:

  • Luna Nuova il 3 (ore 06:52)
  • Primo Quarto il 10 (ore 20:34)
  • Luna Piena il 17 (ore 11:10)
  • Ultimo Quarto il 24 (ore 18:54)

Il giorno 15 alle ore 11:18 la Luna raggiunge il perigeo(362.133 km di distanza), mente il giorno 27 alle ore 10:07 si troverà nel punto più lontano dalla Terra nel corso della sua orbita, l’apogeo (405.003 km).

OSSERVABILITA’ DEI PIANETI

Mercurio: il pianeta è ancora visibile poco prima dell’alba.

Venere: visibilità simile a quella della fine del mese di Aprile. Per tutto il mese Venere si può osservare al mattino, sorge un’ora prima del Sole e lo si può individuare sull’orizzonte orientale, appena più alto di Mercurio. Nel corso del mese il pianeta è protagonista di incontri ravvicinati con altri pianeti: il 5 è in congiunzione con Giove, il 22 con Marte. Purtroppo la modesta altezza sull’orizzonte ne rende difficoltosa l’osservazione. Venere si trova nella costellazione dei Pesci fino al giorno 17, quando entra nell’Ariete.

Marte : l’osservazione del pianeta è ancora molto difficile.

Giove : quasi indistinguibile tra le luci dell’alba.

Saturno : si trova ancora in condizioni di osservabilità ottimali. Al tramonto del Sole lo vediamo già alto in cielo, in direzione Sud-Est, e rimane osservabile per quasi tutta la notte. Saturno si trova nella costellazione della Vergine, dove rimane per tutto l’anno.

Urano : solo al mattino poco prima dell’alba. In condizioni favorevoli all’osservazione, usando uno strumento ottico (anche un buon binocolo) appare come un oggetto di colore blu/verde, di magnitudine 5.7. Il pianeta si trova nella costellazione dei Pesci.

Nettuno: il pianeta è osservabile al termine della notte.

Plutone: Plutone è osservabile per buona parte della notte. Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU , la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.

Data l’imminente opposizione del prossimo giugno, il pianeta è ormai osservabile per quasi tutta la notte, a partire da Sud – Est: successivamente si eleva fino a culminare a Sud nel corso della seconda parte della notte. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario, dove rimarrà fino al 2023. In condizioni di visibilità favorevole, con la sua magnitudine 14 sono necessari un cielo scuro, una buona carta stellare e almeno un telescopio da 8″ di apertura (200mm).

CONGIUNZIONI

Luna-Saturno:
la sera del giorno 14 possiamo osservare un suggestivo triangolo formato dalla Luna con Saturno, più in alto, e con, poco più bassa, Spica, la stella più luminosa della costellazione della Vergine.

COSTELLAZIONI

E’ impossibile non associare il mese di maggio alla bellissima stagione primaverile, quando finalmente si ripongono i cappotti negli armadi e ci si può trattenere fuori anche nelle ore serali, senza battere i denti, ad osservare il cielo ad occhio nudo. Alte nel cielo, in direzione sud, le costellazioni del Leone e della Vergine, tra le più estese dello zodiaco, dominano la volta celeste.

Quest’ultima è un’ampia costellazione zodiacale le cui stelle più luminose disegnano una evidente Y. Gli oggetti celesti più importanti visibili ad occhio nudo che costituiscono tale costellazione, o che si trovano in corrispondenza di essa, sono Alpha Virginis, nota come Spica, la quindicesima stella apparentemente più luminosa del cielo che marca la base della Y. Poi c’è l’Ammasso di Galassie della Vergine che riempie quasi totalmente la parte superiore della Y; questo ricco ammasso contiene almeno 2.500 galassie di diverso tipo, dalle spirali alle ellittiche, e si trova a circa 60 milioni di anni luce da noi.

Sotto la Vergine possiamo riconoscere le costellazioni, di dimensioni decisamente minori, del Corvo e del Cratere. Le stelle più brillanti le troviamo più a Nord-Est; Arturo, nel Bootes, la costellazione del “pastore guardiano” delle due orse, e la stella Vega della Lira che dominerà i cieli estivi.

Continua il periodo di visibilità ottimale per l’Orsa Maggiore, che si trova praticamente allo zenit. Unico punto fisso della volta celeste – almeno in prima approssimazione – la stella polare nell’Orsa Minore ci indica la direzione del Nord. Queste due costellazioni sono strettamente legate anche nella leggenda greca che narra della trasformazione in orse della ninfa Callisto e del figlio Arcade ad opera di Giunone, gelosa delle attenzioni di Zeus verso la bella Callisto. Per proteggerle dai cacciatori, Zeus decise quindi di porle in cielo, ma facendole ruotare intorno al polo celeste per non perderle mai di vista. Tra le due Orse si snoda, sinuosa come un serpente, la lunga costellazione del Dragone. Al centro del triangolo formato da Orsa Maggiore, Leone e Bootes, possiamo riconoscere le piccole costellazioni dei Cani da Caccia e della Chioma di Berenice. Il suo mito è legato ad un personaggio storico realmente esistito. Berenice era infatti la moglie di Tolomeo III Euergete, re d’Egitto (III secolo a.C.), della dinastia dei Tolomei, la cui più nota esponente, nonché ultima discendente, fu la famosissima Cleopatra.

Nelle prime ore della sera, basse sull’orizzonte occidentale, c’è ancora il tempo di ammirare alcune delle costellazioni che sono state protagoniste dei cieli invernali, in particolare l’Auriga, i Gemelli e, un po’ più in alto, la debole costellazione del Cancro. In tarda serata vedremo invece sorgere in successione a Sud-Est la Bilancia, lo Scorpione, l’Ofiuco e il Sagittario. Sopra l’Ofiuco possiamo riconoscere la Corona Boreale e la costellazione di Ercole. La panoramica della volta celeste si conclude a settentrione, sotto l’Orsa Minore, con Cassiopea e Cefeo. A Nord-Est cominciano ad affacciarsi a notte inoltrata la già citata Lira, il Cigno e l’Aquila, che si accingono a diventare le protagoniste del cielo estivo.

Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di televideo, il sito www.uai.it, da cui sono tratte queste notizie, e dalla rivista Nuovo Orione o dal sito di www.orione.it

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