Cielo del mese di Novembre 2011

Sole

Si trova nella costellazione della Bilancia fino al giorno 23, quando entra nello Scorpione. Dopo una settimana, il giorno 30 fa il suo ingresso nell’Ofiuco.

1 novembre

  • sorge alle 06:42
  • transita alle 11:54
  • tramonta alle 17:05

15 novembre

  • sorge alle 06:59
  • transita alle 11:55
  • tramonta alle 16:50

30 novembre

  • sorge alle 07.17
  • transita alle 11.59
  • tramonta alle 16.40

La durata del giorno diminuisce di circa un’ora dall’inizio del mese.

Luna

1 novembre

  • sorge alle 12:19
  • transita alle 17:20
  • tramonta alle 22:27

15 novembre

  • sorge alle 20:41
  • transita alle 03:18
  • tramonta alle 10:48

30 novembre

  • sorge alle 11:23
  • transita alle 16:49
  • tramonta alle 22:22

fasi lunari del mese:

  • Primo Quarto il 2 (ore 16:40)
  • Luna Piena il 10 (ore 20:18)
  • Ultimo Quarto il 18 (ore 15:11)
  • Luna Nuova il 25 (ore 06:12)

Il giorno 8 alle ore 13:36 la Luna raggiunge l’apogeo (406.178 km di distanza), mente il giorno 23 alle ore 23:09 si troverà nel punto più vicino alla Terra nel corso della sua orbita, l’apogeo(359.694 km).

Posizione dei pianeti

Mercurio:rispetto al mese precedente migliorano leggermente le condizioni per tentare di individuare il pianeta, ancora visibile la sera subito dopo il tramonto. L’altezza sull’orizzonte occidentale aumenta durante la prima metà del mese. La massima elongazione si raggiunge il giorno 14, con una distanza angolare dal Sole di oltre 22°. In quel periodo Mercurio tramonta circa un’ora dopo il Sole. A fine mese l’altezza del pianeta diminuisce drasticamente fino a renderlo praticamente inosservabile.

ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista!

Venere: nel corso del mese sarà possibile riprendere l’osservazione serale del luminosissimo pianeta. Inizialmente si trova ancora molto basso sull’orizzonte, poco distante da Mercurio. Tuttavia a fine mese l’altezza sull’orizzonte occidentale inizia ad incrementare più sensibilmente. Venere tramonta così oltre un’ora e mezza dopo il Sole e sarà possibile ammirarlo tra le luci del crepuscolo serale. Il pianeta attraversa in un breve periodo numerose costellazioni. Il giorno 2 lascia la Bilancia ed entra nello Scorpione, l’8 fa il suo ingresso nell’Ofiuco, dove rimane fino al 23, per passare successivamente nel Sagittario.

Marte: si conferma la tendenza degli ultimi mesi che vede il pianeta rosso, osservabile nella seconda parte della notte, ad anticipare sempre più il suo sorgere, avvicinandoci così al periodo in cui sarà possibile osservarlo di nuovo nelle ore serali. Marte guadagnerà circa un’ora di osservabilità, per cui a fine mese, intorno alla mezzanotte, potremo tentare di scorgerlo al suo apparire sull’orizzonte ad Est. Il pianeta rimane per tutto il mese nella costellazione del Leone. Da segnalare, il 10 novembre, la congiunzione con la stella Regolo.

Giove:poiché l’osservabilità di Venere è ancora limitata ad un breve intervallo di tempo dopo il tramonto, anche per questo mese possiamo considerare Giove come l’astro dominante del cielo notturno. Al calare dell’oscurità il pianeta appare fulgido ad oriente per poi culminare a Sud poco prima della mezzanotte.

Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni. Come nel mese precedente Giove continua a spostarsi lentamente in moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete, fino a trovarsi a fine mese molto vicino al limite con la costellazione dei Pesci.

Saturno:dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso il pianeta ricompare nei cieli del mattino poco prima dell’alba. A inizio mese è ancora difficilmente osservabile, ma con il passare delle settimane l’altezza sull’orizzonte orientale aumenta sensibilmente e lo si potrà individuare nella costellazione della Vergine, non lontano dalla luminosa stella Spica.

Urano:il pianeta è ancora osservabile per gran parte della notte. La sera, nelle prime ore di buio, Urano è già alto a Sud-Est. Già nel corso della prima parte della notte raggiunge la massima altezza sull’orizzonte culminando a Sud.

In condizioni favorevoli all’osservazione, usando uno strumento ottico (anche un buon binocolo) appare come un oggetto di colore blu/verde, di magnitudine 5.7. Il pianeta rimane per tutto l’anno nella costellazione dei Pesci.

Nettuno:l’intervallo di osservabilità del pianeta è limitato alla prima parte della notte. Nettuno culmina a Sud poco dopo il tramonto del Sole; nelle ore successive lo si deve cercare a Sud-Ovest. La sua altezza sull’orizzonte diminuisce sempre più fino al suo tramonto nelle ore centrali della notte. Data la sua bassa luminosità, il pianeta non è visibile ad occhio nudo e per osservarlo è necessario l’ausilio di un telescopio. Nettuno si trova nella costellazione dell’Acquario, non lontano dal confine con il Capricorno.

Plutone: Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU, la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.

L’osservabilità di Plutone è ormai limitata a poche ore appena dopo il tramonto del Sole. Con il passare dei giorni è sempre più basso sull’orizzonte occidentale.

In condizioni favorevoli di osservabilità, con la sua magnitudine 14 sono necessari un cielo scuro, una buona carta stellare e almeno un telescopio da 8″ di apertura (200mm). Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, dove è destinato a rimanere molto a lungo, fino al 2023.

Congiunzioni

Luna-Giove:
il giorno 9 i due astri più luminosi della notte – la Luna quasi piena e il pianeta Giove – si trovano insieme nella costellazione dell’Ariete.

L’evento fenomeno è osservabile per buona parte della notte

Luna-Pleiadi-Aldebaran:
la notte dell’11 il disco luminoso della Luna, ancora quasi piena, attraversa la costellazione del Toro, tra le Pleiadi e la stella Aldebaran.

Anche in questo caso l’osservazione dell’evento dura quasi per l’intera notte.

Luna-Marte:
nelle ore centrali della notte tra il 19 e il 20 il pianeta Marte, nella costellazione del Leone, sorge accompagnato dalla Luna, appena oltre la fase di Ultimo Quarto. Poco più in alto possiamo osservare Regolo, stella alfa della costellazione del Leone.

Luna-Venere:
segnalo l’ultima congiunzione del mese, seppure ai limiti della visibilità. il giorno 27, subito dopo il tramonto del Sole, una sottilissima falce di luna crescente si trova proprio al di sopra della splendente Venere.

Sciami meteorici: Le Tauridi

Dal 5 al 12 novembre sarà possibile osservare lo sciame meteorico delle Tauridi, sciame generato dal passaggio orbitale terrestre sui residui della cometa Encke. Come suggerisce il nome, il radiante dello sciame proviene dalla costellazione del Toro. Le Tauridi non sono numerose (circa 5 per ora), ma hanno la caratteristica di avere quasi sempre un intenso colore arancio e una lentezza fuori dal comune.

Sciami meteorici: Le Leonidi

Nella notte tra 17 e 18 novembre si verificherà la massima attività dello sciame meteorico delle Leonidi, una pioggia di “stelle cadenti” analoga a quella più nota del 12 agosto. Lo sciame meteorico delle Leonidi è prodotto dai minuscoli residui di una cometa periodica, la Tempel-Tuttle. Tali frammenti sono raccolti in una grande e rarefatta nube che viene attraversata ogni anno dalla Terra attorno alla metà di novembre. Agli appassionati osservatori di meteore che non temono il freddo e il sonno si consiglia tuttavia di prolungare le osservazioni anche nelle notti successive. Le previsioni indicano infatti un ulteriore probabile massimo di attività nelle ore che precedono l’alba del giorno 19.

Il radiante – punto di provenienza della meteore – si trova nella costellazione del Leone (da cui deriva il nome dello sciame). Purtroppo quest’anno verso mattina, quando il radiante sarà più alto sull’orizzonte e quindi meglio osservabile, ci sarà il disturbo della Luna.

costellazioni

La notte si allunga, il Sole anticipa sempre più il suo tramonto, e questo ci regala qualche ora in più di osservazione della volta stellata. È così che allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora l’opportunità di ammirare brevemente, sull’orizzonte occidentale, alcuni degli astri caratteristici del cielo estivo come il Triangolo Estivo (descritto ampiamente nelle rubriche dei mesi precedenti).

Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo riconoscere il Capricorno e l’Acquario, deboli costellazioni prive di stelle particolarmente brillanti. Proseguendo verso Sud, troviamo i Pesci e la minuscola costellazione dell’Ariete. Chi osserva da luoghi con l’orizzonte meridionale privo di ostacoli – in pianura o sul mare – può cimentarsi nel riconoscimento delle costellazioni che si estendono al di sotto dell’eclittica: la Balena e più a Ovest, sotto l’Acquario, il Pesce Australe, dove si può facilmente riconoscere una stella brillante, Fomalhaut.

Verso Est vedremo sorgere le costellazioni i zodiacali che domineranno il cielo nell’imminente inverno: vedremo così prima il Toro e successivamente i Gemelli. In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere altre costellazioni, prossime protagoniste dei cieli invernali: il Cancro, a sinistra dei Gemelli, e nella seconda parte della notte, il Leone.

Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio. Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un’altra costellazione che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell’Auriga, dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella.

In prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, godono ancora di visibilità ottimale le costellazioni già descritte nel “cielo di ottobre”: il grande quadrilatero di Pegaso, seguito, verso Nord Est, da Andromeda e da Perseo e, più vicine al Polo Nord Celeste, la “W” di Cassiopea e il meno appariscente Cefeo.

Proseguiamo il tour e soffermiamoci sulla piccola costellazione del Triangolo, tra Andromeda e l’Ariete: in essa si trova la galassia a spirale M33, ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente per importanza del “gruppo locale”, la concentrazione di galassie di cui fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima galassia di Andromeda. A Settentrione troviamo come sempre l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore, con la stella polare immobile ad indicarci il Nord tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.

 

Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di televideo, il sito www.uai.it, da cui sono tratte queste notizie, e dalla rivista Nuovo Orione o dal sito di www.orione.it

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