Il cielo del mese di Novembre 2012

SOLE

Si trova nella costellazione della Bilancia fino al giorno 23, quando entra nello Scorpione.

1 novembre: sorge alle 06:43, tramonta alle 17:04

15 novembre: sorge alle 07:00, tramonta alle 16:49

30 novembre: sorge alle 07:18, tramonta alle 16:40

la durata del giorno diminuisce di circa 59 minuti dall’inizio del mese.


LUNA

Il giorno 1 alle ore 15:11 la Luna raggiunge l’apogeo (406.052 Km di distanza), mentre il giorno 14 alle ore 10:26 si troverà nel punto più vicino alla Terra nel corso della sua orbita, il perigeo (357.359 km). Il giorno 28 alle ore 19:35 torna di nuovo all’apogeo (406.361 km)

Ultimo Quarto il 7 (ore 00:38)

Luna Nuova il 13(ore 22:10)

Primo Quarto il 20 (ore 14:33)

Luna Piena il 28 (ore 14:48)

sorgere e tramontare:

1 novembre: tramonta alle 09:03 , sorge alle 18:46

15 novembre: sorge alle 08:40, tramonta alle 18:22

30 novembre:  tramonta alle 08:37 , sorge alle 18:21

OSSERVABILITÀ DEI PIANETI

Mercurio: Nell’arco di poche settimane la situazione dell’elusivo pianeta si capovolge. Dalla massima elongazione serale degli ultimi giorni del mese scorso Mercurio si avvicina repentinamente alla massima elongazione mattutina, che sarà raggiunta però ai primi di dicembre. L’osservabilità serale è al limite delle possibilità di individuazione, già molto basso sull’orizzonte occidentale e destinato in breve alla completa non osservabilità, a causa della congiunzione con il Sole del giorno 17. Al mattino invece l’altezza sull’orizzonte orientale aumenta sensibilmente in pochi giorni. A fine mese Mercurio sorge oltre 1 ora e mezza prima del Sole.

ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista!


Venere: Il pianeta domina ancora l’orizzonte ad Est prima dell’alba, ma il periodo di massima durata dell’osservabilità mattutina è ormai passato e le ore disponibili per osservarlo sono destinate a ridursi nei prossimi mesi. A inizio mese Venere sorge 3 ore prima del Sole, alla fine meno di 2 ore e mezza. Meritano di essere segnalati alcuni eventi significativi. La mattina del 16 il pianeta si trova vicino a Spica la stella più luminosa della costellazione della vergine. Da non perdere all’alba del 27 la congiunzione estremamente ravvicinata con Saturno, con i due pianeti separati da appena mezzo grado (esattamente 0° 32’). Il giorno 28 Venere lascia la Vergine ed entra nella costellazione della Bilancia.
Marte: Le condizioni di osservabilità del pianeta rosso si mantengono sorprendentemente monotone. Non rimane quindi che ribadire quanto indicato nei mesi precedenti. Marte è quasi inosservabile, immerso nelle luci del crepuscolo serale, senza tuttavia avvicinarsi ancora alla congiunzione con il Sole. Poco dopo il tramonto Marte si trova ancora poco sopra l’orizzonte occidentale ad una altezza di una decina di gradi. Il 12 novembre passa dalla costellazione dell’Ofiuco al Sagittario.


Giove: Con Marte quasi inosservabile e gli altri pianeti osservabili ad occhio nudo concentrati nel cielo orientale e visibili solo prima dell’alba, il pianeta gigante rimane senza rivali a dominare con la sua luminosità il cielo serale. E’ ormai prossimo all’opposizione e pertanto è osservabile per quasi tutta la notte. Nel corso delle ore serali lo si può vedere al suo sorgere sull’orizzonte orientale e dopo la mezzanotte raggiunge la massima altezza culminando nel cielo meridionale. Giove rimane anche per questo mese nella costellazione del Toro.

Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni.

Saturno: Dopo la congiunzione con il Sole Saturno ricompare al mattino e guadagna rapidamente un buon intervallo di osservabilità. Mentre Saturno si eleva sempre di più sull’orizzonte orientale, Venere riduce sensibilmente la propria altezza. In pratica i due pianeti si vengono incontro, fino a raggiungere la strettissima congiunzione citata nel paragrafo dedicato alle congiunzioni. Il “Signore degli Anelli” si trova ancora nella Vergine, costellazione che lo ha ospitato tutto l’anno.


Urano: Il pianeta è ancora osservabile per gran parte della notte. Già nelle prime ore dopo il tramonto lo si può individuare alla massima altezza sull’orizzonte, quando culmina a Sud. Come di consueto, si consiglia l’ausilio di un binocolo o di un telescopio per osservare il pianeta, la cui luminosità è vicina al limite di percezione dell’occhio umano. Urano si sposta molto lentamente con moto retrogrado nella costellazione dei Pesci.


Nettuno: Non sono molte le ore a disposizione per l’osservazione del pianeta. Al calare dell’oscurità Nettuno ha già iniziato a calare verso l’orizzonte. Lo si può cercare inizialmente a Sud –Ovest e in seguito a Ovest, dove tramonta nelle ore centrali della notte. Il pianeta ha una luminosità che è ai limiti dell’osservabilità ad occhio nudo, è praticamente impossibile riconoscerlo senza l’ausilio di un telescopio. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere molto a lungo, fino all’anno 2022.

Plutone

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

L’osservazione di Plutone è ormai quasi impossibile. L’ex pianeta, già estremamente debole, è anche molto basso sull’orizzonte occidentale e allo spegnersi delle luci del crepuscolo è già prossimo al tramonto. Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, costellazione in cui è destinato a rimanere ancora ben 11 anni, fino al 2023. Con la sua magnitudine 14 sono necessari un cielo scuro, una buona carta stellare e almeno un telescopio da 8″ di apertura (200mm).

COSTELLAZIONI

La notte si allunga, il Sole anticipa sempre più il suo tramonto, e questo ci regala qualche ora in più di osservazione della volta stellata, sempre che il tempo meteorologico lo permetta. È così che allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora l’opportunità di ammirare brevemente, sull’orizzonte occidentale, alcuni degli astri caratteristici del cielo estivo come il Triangolo Estivo, come descritto ampiamente nelle rubriche dei mesi precedenti. Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo riconoscere il Capricorno e l’Acquario, deboli costellazioni prive di stelle particolarmente brillanti. Proseguendo verso Sud, troviamo i Pesci e la minuscola costellazione dell’Ariete. Chi osserva da luoghi con l’orizzonte meridionale privo di ostacoli – in pianura o sul mare – può cimentarsi nel riconoscimento delle costellazioni che si estendono al di sotto dell’eclittica: la Balena e più a Ovest, sotto l’Acquario, il Pesce Australe, dove si può facilmente riconoscere una stella brillante, Fomalhaut. Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo nell’imminente inverno: vedremo così prima il Toro e successivamente i Gemelli. In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere altre costellazioni, prossime protagoniste dei cieli invernali: il Cancro, a sinistra dei Gemelli, e nella seconda parte della notte, il Leone.

Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio. Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un’altra costellazione che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell’Auriga, dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella. In prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, godono ancora di visibilità ottimale le costellazioni già descritte nel “cielo di ottobre”: il grande quadrilatero di Pegaso, seguito, verso Nord Est, da Andromeda e da Perseo e, più vicine al Polo Nord Celeste, la “W” di Cassiopea e il meno appariscente Cefeo.

Soffermiamoci sulla piccola costellazione del Triangolo, tra Andromeda e l’Ariete: in essa si trova la galassia a spirale M33, ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente per importanza del “gruppo locale”, la concentrazione di galassie di cui fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima galassia di Andromeda. A Settentrione troviamo come sempre l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore, con la stella polare immobile ad indicarci il Nord tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.

Sciami meteorici

Tauridi

Dal 5 al 12 novembre sarà possibile osservare lo sciame meteorico delle Tauridi, sciame generato dal passaggio orbitale terrestre sui residui della cometa Encke. Come suggerisce il nome, il radiante dello sciame proviene dalla costellazione del Toro. Le Tauridi non sono numerose (circa 5 per ora), ma hanno la caratteristica di avere quasi sempre un intenso colore arancio e una lentezza fuori dal comune.

 

Leonidi

Nella notte tra 17 e 18 novembre si verificherà la massima attività dello sciame meteorico delle Leonidi, una pioggia di “stelle cadenti” analoga a quella più nota del 12 agosto. Lo sciame meteorico delle Leonidi è prodotto dai minuscoli residui di una cometa periodica, la Tempel-Tuttle. Tali frammenti sono raccolti in una grande e rarefatta nube che viene attraversata ogni anno dalla Terra attorno alla metà di novembre. Agli appassionati osservatori di meteore che non temono il freddo e il sonno si consiglia tuttavia di prolungare le osservazioni anche nelle notti successive. Le previsioni indicano infatti un ulteriore probabile massimo di attività nelle ore che precedono l’alba del giorno 19.

Il radiante – punto di provenienza della meteore – si trova nella costellazione del Leone (da cui deriva il nome dello sciame). Quest’anno risulta favorevole anche la Luna, dato che tramonterà attorno alle ore 23.

Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di televideo, il sito www.uai.it e www.astronomia.com, da cui sono tratte queste notizie, e dalla rivista o dal sito di Orione.

 

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