Il Cielo del mese di Dicembre 2013

Posizione dei pianeti

Mercurio: Mercurio: questo mese non è favorevole all’osservazione del pianeta. Solo nei primi giorni di dicembre si può tentare di scorgerlo al mattino, circa un’ora prima del sorgere del Sole, basso sull’orizzonte orientale. Nell’arco di pochi giorni si avvicina al sole fino alla congiunzione del 29 dicembre, e pertanto diventa inosservabile.

Venere: negli ultimi giorni del mese scorso Venere aveva raggiunto il periodo di massima osservabilità, tramontando quasi 3 ore dopo il Sole. All’inizio di dicembre le condizioni di osservabilità sono quindi ancora ottimali, ma durante il mese di dicembre l’altezza sull’orizzonte si riduce repentinamente e a fine anno Venere tramonta appena un’ora e mezza dopo il Sole, avviandosi al termine del lungo periodo di visibilità serale. Venere rimane tutto il mese nella costellazione del Sagittario

Marte: per il pianeta rosso le variazioni rispetto al mese precedente sono minime. L’orario del suo sorgere continua ad anticipare, ma solo di alcune decine di minuti, per cui anche in questo mese solo intorno all’una di notte lo si puo’ cercare sull’orizzonte orientale per poi vederlo alto in cielo a Sud solo nelle ore che precedono il sorgere del Sole. Nel corso del mese Marte percorre un ampio tratto della costellazione della Vergine.

 

Sole

Contrariamente a quanto comunemente ritenuto, non è il giorno 13 il più corto dell’anno. 
In realtà in prossimità del 13 dicembre il Sole tramonta più presto: per le prime due settimane di dicembre l’orario del tramonto si mantiene quasi costante, tra le 16.41 e le 16.42. Il giorno  più corto dell’anno,  in realtà, coincide con il giorno del solstizio, e inizio dell’inverno, che quest’anno cade il 21 dicembre, alle ore 17,11.  Il giorno 21 il Sole tramonta un po’ più tardi, circa 3 minuti dopo, alle 16.44, ma anche il suo sorgere è ritardato di alcuni minuti, avendo luogo alle 7.37 (il 13 dicembre sorge alle 7.31): in definitiva, il Sole resta sopra l’orizzonte circa 3 minuti in meno rispetto al giorno 13. Quindi in effetti il giorno più corto dell’anno è di norma il 21 dicembre.

1 dicembre: il sole sorge alle 7.21 e tramonta alle 16.42

15 dicembre: il sole sorge alle 7.33 e tramonta alle 16.41

31 dicembre: il sole sorge alle 7.40 e tramonta alle 16.50

Luna

Il giorno 4 alle ore 10:19 la Luna raggiunge il perigeo (360.065 Km di distanza), mentre il giorno 19 alle ore 23:15 si troverà nel punto più lontano dalla Terra nel corso della sua orbita, l’apogeo(406.271 km).

Luna Nuova il 3 (ore 00:25)

Primo Quarto il 9 (ore 15:14)

Luna Piena il 17 (ore 09:30)

Ultimo Quarto il 25 (ore 13:50)

sorgere e tramontare:

1 dicembre: sorge alle 05:16, tramonta alle 15:37

15 dicembre: tramonta alle 05:29 , sorge alle 15:33

31 dicembre:  sorge alle 06:12, tramonta alle 16:06

 

Posizione dei pianeti

Mercurio: Mercurio: questo mese non è favorevole all’osservazione del pianeta. Solo nei primi giorni di dicembre si può tentare di scorgerlo al mattino, circa un’ora prima del sorgere del Sole, basso sull’orizzonte orientale. Nell’arco di pochi giorni si avvicina al sole fino alla congiunzione del 29 dicembre, e pertanto diventa inosservabile.

Venere: negli ultimi giorni del mese scorso Venere aveva raggiunto il periodo di massima osservabilità, tramontando quasi 3 ore dopo il Sole. All’inizio di dicembre le condizioni di osservabilità sono quindi ancora ottimali, ma durante il mese di dicembre l’altezza sull’orizzonte si riduce repentinamente e a fine anno Venere tramonta appena un’ora e mezza dopo il Sole, avviandosi al termine del lungo periodo di visibilità serale. Venere rimane tutto il mese nella costellazione del Sagittario

Marte: per il pianeta rosso le variazioni rispetto al mese precedente sono minime. L’orario del suo sorgere continua ad anticipare, ma solo di alcune decine di minuti, per cui anche in questo mese solo intorno all’una di notte lo si puo’ cercare sull’orizzonte orientale per poi vederlo alto in cielo a Sud solo nelle ore che precedono il sorgere del Sole. Nel corso del mese Marte percorre un ampio tratto della costellazione della Vergine.

Giove: Con Venere che tramonta sempre più presto e gli altri pianeti maggiori osservabili solo prima dell’alba, il pianeta gigante diventa protagonista incontrastato della volta celeste invernale. Ormai è osservabile per quasi tutta la notte, possiamo quindi osservarlo agevolmente a Sud-Est nella prima parte della notte e al culmine a Sud poco dopo la mezzanotte. Una curiosità statistica: il 2013 si concluderà senza opposizioni di Giove (con il pianeta a 180° dal Sole e osservabile per tutta la notte). L’ultima è del 3 dicembre 2012, la prossima si verificherà il 5 gennaio 2014. Giove conclude l’anno nella costellazione dei Gemelli, dove si sta muovendo con moto retrogrado.

Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni.

 

Saturno: dopo la congiunzione del mese scorso, il pianeta ricompare sull’orizzonte orientale poco prima del sorgere del Sole. Inizialmente sarà ancora molto basso e presto diventerà difficile distinguerlo tra le luci dell’alba, ma a fine mese, anticipando sempre più il suo sorgere, al termine della notte lo si potrà scorgere a Sud-Est a circa 20° di altezza sull’orizzonte. Saturno si trova nella parte centrale della costellazione della Bilancia.

Urano: Il pianeta è ancora osservabile per gran parte della notte. Nel corso delle prime ore della notte lo si può osservare mentre raggiunge il culmine a Sud. Successivamente scende a Sud-Ovest dove si avvia al tramonto nel corso delle ore centrali della notte. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo osservare è necessario l’uso di un telescopio. Il pianeta rimane ancora nella costellazione dai Pesci

Nettuno: dopo il tramonto del Sole lo si può ancora individuare a Sud-Ovest, ma l’intervallo di tempo a disposizione per osservarlo è destinato a ridursi progressivamente. Il pianeta si trova quindi sempre più basso sull’orizzonte occidentale. Nettuno si avvicina appena alla soglia della percezione ad occhio nudo e per poterlo osservare l’ausilio di un telescopio rimane indispensabile. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere molto a lungo, fino all’anno 2022.

Plutone: Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.

Plutone è ormai inosservabile: la distanza angolare dal Sole è sempre più ridotta. A inizio mese è già estremamente basso sull’orizzonte occidentale appena dopo il tramonto del Sole. Alla fine dell’anno sarà vicinissimo alla congiunzione con il Sole che avrà luogo proprio il 1° gennaio 2014. Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino al 2023.

In condizioni favorevoli all’osservazione sono comunque necessari un cielo scuro, una buona carta stellare e almeno un telescopio da 8″ di apertura (200mm), data la sua magnitudo 14.

Costellazioni

Con l’arrivo dell’Inverno entriamo definitivamente nel periodo di migliore osservabilità delle grandi costellazioni che caratterizzeranno i prossimi mesi. Le costellazioni autunnali, povere di stelle brillanti e non sempre facilmente identificabili dal neofita – CapricornoAcquarioPesci – si avviano al tramonto nel cielo di Sud – Ovest, sostituite a Sud – Est dall’inconfondibile costellazione di Orione, accompagnata dal Cane Maggiore con la fulgida Sirio, dal Toro, dai Gemelli.

In queste costellazioni possiamo individuare alcune delle stelle più luminose dell’intera volta celeste; oltre alla già citata Sirio, ricordiamo la rossa Aldebaran nel Toro, CastorePolluce nei Gemelli, Procione nel Cane Minore, Capellanell’Auriga. Orione, la più bella costellazione invernale, è caratterizzata dalle tre stelle allineate della cintura ed dai luminosi astri BetelgeuseRigelBellatrix eSaiph che ne disegnano il contorno. Con piccoli strumenti (è sufficiente anche un buon binocolo) non è difficile individuare la celeberrima nebulosa M42, situata nella spada, poco al di sotto della cintura.

Per alcune ore dopo il tramonto è ancora possibile osservare a Ovest alcune costellazioni che abbiamo potuto seguire per il periodo autunnale: il grande quadrilatero di PegasoAndromeda con l’omonima galassia, Perseo la minuscola costellazione del Triangolo, accanto all’altrettanto piccola costellazione zodiacale dell’Ariete. Dalla parte opposta del cielo, in tarda serata si potrà assistere al sorgere del Cancro e, successivamente, del Leone. A Nord le costellazioni circumpolari compongono un cerchio ideale intorno all’Orsa Minore, con all’estremità la stella polare: in senso antiorario incontriamo CassiopeaCefeo, il Dragone, l’Orsa Maggiore e la Giraffa.

Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di televideo, i siti:  www.uai.itwww.astronomia.com , da cui sono tratte queste notizie, e dalla rivista Nuovo Orione o dal sito di  www.orione.it .

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