Il cielo del mese di febbraio

Posizione dei pianeti

Mercurio. Nei primi giorni del mese il pianeta è ancora osservabile la sera. Proprio a fine gennaio aveva raggiunto la massima elongazione dal Sole: è quindi possibile individuarlo sull’orizzonte occidentale, dove tramonta circa un’ora e mezza dopo il Sole. Nell’arco di pochi giorni Mercurio si avvicina notevolmente al Sole, con cui si trova in congiunzione il giorno 15. Successivamente il pianeta ricompare al mattino tra le luci dell’alba. A fine mese sorge circa un’ora prima del Sole.

Sole

 

 

Si trova nella costellazione del Capricorno fino al giorno 16, quando passa nella costellazione dell’Acquario.

  • 1 febbraio: sorge alle 07:23 e tramonta alle 17:25;
  • 15 febbraio: sorge alle 07:06 e tramonta alle 17:43;
  • 28 febbraio: sorge alle 06:47 e tramonta alle 17:59;

La durata del giorno aumenta di circa 1 ora e 10 dall’inizio del mese.

Luna

Il giorno 12 alle ore 05:39 la Luna raggiunge l’apogeo (406.235 Km di distanza), mentre il giorno 27 alle ore 19:39 si troverà nel punto più vicino alla Terra nel corso della sua orbita, il perigeo (360.439 km).

Il mese di febbraio 2014 presenta 3 fasi lunari:

  • Primo Quarto il 6 (ore 19:24)
  • Luna Piena il 14 (ore 23:55)
  • Ultimo Quarto il 22 (ore 17:18)

sorgere e tramontare:

  • 1 febbraio: sorge alle 08:00 e tramonta alle 19:43;
  • 15 febbraio: tramonta alle 06:55 e sorge alle 18:29;
  • 28 febbraio:  sorge alle 05:51 e tramonta alle 17:15;

Posizione dei pianeti

Mercurio. Nei primi giorni del mese il pianeta è ancora osservabile la sera. Proprio a fine gennaio aveva raggiunto la massima elongazione dal Sole: è quindi possibile individuarlo sull’orizzonte occidentale, dove tramonta circa un’ora e mezza dopo il Sole. Nell’arco di pochi giorni Mercurio si avvicina notevolmente al Sole, con cui si trova in congiunzione il giorno 15. Successivamente il pianeta ricompare al mattino tra le luci dell’alba. A fine mese sorge circa un’ora prima del Sole.

ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista! Per saperne di più, rivolgetevi ai soci esperti dell’associazione UMAC, presso il Liceo Scientifico “N. Cortese” di Maddaloni, il venerdì del mese, alle ore 18.30 circa.

Venere. Dopo la congiunzione con il Sole di gennaio, che ci aveva permesso un lungo periodo di osservabilità serale del luminoso pianeta, Venere compie un vero e proprio balzo nel cielo del mattino e in poche settimane si alza repentinamente sull’orizzonte orientale, fino a raggiungere il massimo intervallo di osservabilità per quest’anno. Il 18 febbraio infatti Venere sorge 2 ore e 27 minuti prima del Sole. Il pianeta inizia il mese vicino al limite tra lo Scudo e il Sagittario, costellazione in cui rimane per tutto il mese. 

 Marte. Sono ormai diversi mesi che seguiamo il pianeta rosso nel suo graduale avvicinarsi al periodo in cui tornerà ad essere visibile nelle ore serali. Il graduale anticipo nell’orario del suo sorgere farà sì che a fine mese sarà possibile scorgerlo già prima delle ore 23 al suo apparire sull’orizzonte orientale. Solo dopo la mezzanotte lo si potrà osservare agevolmente, quando sarà più alto in cielo, verso Sud-Est. Marte si trova ancora nella costellazione della Vergine, che lo ospiterà per diversi mesi.

Giove. Dopo l’opposizione di gennaio, il pianeta gode ancora di un periodo ottimale per le osservazioni. Con Venere destinato a rimanere a lungo visibile prima del sorgere del Sole, Giove sarà ancora per alcuni mesi l’astro più luminoso della sera. Al calare dell’oscurità è già alto in cielo a Sud – Est e nel corso delle prime ore della notte lo possiamo seguire in cielo fino a che raggiunge la culminazione a Sud. Giove, come nel mese precedente, prosegue il suo movimento retrogrado nella costellazione dei Gemelli. Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni.

Saturno. Il pianeta sorge circa due ore dopo Marte. E’ quindi ancora necessario attendere la seconda parte della notte per poterlo osservare agevolmente a Sud-Est. Comunque come per il pianeta rosso, anche Saturno continua ad anticipare il l’orario del proprio sorgere, anche se sarà necessario attendere la Primavera inoltrata per poterlo ammirare nelle più comode ore serali. Saturno si trova ancora nella costellazione della Bilancia, dove è destinato a rimanere per tutto l’anno. 

Urano. Il pianeta si sta gradualmente avvicinando al Sole e al calare dell’oscurità è si trova già basso sull’orizzonte ad Ovest. A fine mese diventa già difficile da individuare tra le ultime luci del crepuscolo serale. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo osservare è necessario l’uso di un telescopio. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dai Pesci, dove rimane anche per tutto l’anno 2014. 

Nettuno. Il pianeta è inosservabile. Già molto basso sull’orizzonte occidentale all’inizio del mese, ormai indistinguibile tra le luci del crepuscolo serale, il 23 febbraio Nettuno si trova in congiunzione con il Sole. Nelle settimane successive ricomparirà al mattino prima del sorgere del Sole. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022. 

Plutone.  Ricordiamo che Plutone non è più classificato come un pianeta, ma come capo di una schiera si pianetini, detti plutoidi. Tuttavia in questa  rubrica si include, comunque, l’osservabilità dell’astro. Dopo la congiunzione con il Sole all’inizio di gennaio, Plutone si ripresenta al mattino poco prima del sorgere del Sole. Il planetoide è ancora nella costellazione del Sagittario che lo ospiterà fino all’anno 2023. In condizioni favorevoli all’osservazione sono necessari un cielo scuro, una buona carta stellare e di un buon telescopio, apertura almeno 200 mm, data la sua magnitudo 14.

 

costellazioni

Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali. Protagonista del cielo in direzione meridionale è sempre Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).

Più in alto troviamo ancora le costellazioni del Toro con la rossa Aldebaran, la costellazione dell’Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, il grande cacciatore, nella costellazione del Cane Maggiore, brilla la notissima Sirio, la stella più luminosa del cielo.

Più in alto, a sinistra, la raffigurazione della caccia è completata dal Cane Minore, dove risplende Procione. Verso Ovest, nelle prime ore della sera, c’è ancora tempo per veder tramontare le costellazioni autunnali di Andromeda, del Triangolo, dei Pesci e dell’Ariete.

Restando tra le costellazioni zodiacali, un po’ più impegnativo è invece il riconoscimento della piccola e debole costellazione del Cancro visibile tra i Gemelli e il Leone, che vedremo sorgere ad Est, seguito dalla Vergine.

Prendendo a riferimento la stella polare possiamo riconoscere alcune note costellazioni del cielo settentrionale. A Nord-Ovest riconosciamo Cassiopea con la sua inconfondibile forma a “W”; tra Cassiopea e il Toro è facile individuare la costellazione del Perseo.

Più spostata a Nord-Est si trova l’inconfondibile Orsa Maggiore, vicino alla quale possiamo riconoscere la piccola costellazione dei Cani da Caccia.

Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di televideo, il sito www.uai.it  e www.astronomia.com, da cui sono tratte queste notizie.  Si consiglia il planetario Stellarium, scaricabile dalla rete gratuitamente, come utile strumento virtuale, per osservare la volta celeste, e non solo, comodamente in poltrona a qualunque ora.

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