Il Cielo del Mese di Giugno

SOLE

 Si trova nella costellazione del Toro fino al giorno 21. Poi quando passa nella costellazione dei Gemelli.

1 giugno: il sole sorge alle 5.39 e tramonta alle 20.41;

15 giugno: il sole sorge alle 5.36 e tramonta alle 20.49;

30 giugno: il sole sorge alle 5.40 e tramonta alle 20.52;

21 giugno: Solstizio d’Estate

 Quest’anno il solstizio cade il 21 giugno, precisamente alle 10,51 TU. (TU = Tempo Universale, corrispondente all’ora del fuso orario di Greenwich).

Nel giorno più lungo dell’anno il sole sorge alle 5.36 e tramonta alle 20.51.

 

Il giorno dura 15 ore e 15 minuti.

Al mezzogiorno dell’Ora Solare (ovvero alle una dell’Ora Legale attualmente in vigore) il Sole raggiunge il punto di massima elevazione sull’orizzonte.

L’altezza raggiunta dal Sole dipende dalla latitudine: a Roma al culmine arriva a circa 71° 30′. A Milano l’altezza massima è 68° (3° 30′ più basso rispetto a Roma), a Palermo invece supera i 75°.

 LUNA

 

Il giorno 3 alle ore 06:02 la Luna raggiunge l’apogeo (404.957 Km di distanza), mentre il giorno 15 alle ore 05:47 si troverà nel punto più vicino alla Terra nel corso della sua orbita, il perigeo(362.062 km). Il giorno 30 alle ore 20:43 si troverà nuovamente all’apogeo (405.930 km).

 1        giugno: sorge alle 08:56, tramonta alle 23:22

15 giugno: tramonta alle 08:09, sorge alle 22:42

30 giugno:  sorge alle 08:39 , tramonta alle 22:30

 fasi lunari del mese:

  • Primo Quarto il 5 (ore 22:41)
  • Luna Piena il 13 (ore 06:13)
  • Ultimo Quarto il 19 (ore 20:41)
  • Luna Nuova il 27 (ore 10:11)

 OSSERVABILITA’ DEI PIANETI

 Mercurio: all’inizio del mese si conclude il periodo di osservabilità ottimale che aveva caratterizzato il precedente mese di maggio. Nei primi giorni di giugno si potrà ancora osservare il pianeta sull’orizzonte occidentale, dove tramonta quasi un’ora e mezza dopo il Sole. Nel volgere di pochi giorni Mercurio si avvicina sensibilmente al Sole, diventando ben presto inosservabile. Il 20 giugno si verifica la congiunzione con il Sole. A fine mese Mercurio ricompare al mattino, molto basso sull’orizzonte orientale, difficilmente distinguibile tra le luci dell’alba.

 Venere: non si registrano significative variazioni delle condizioni di osservabilità del pianeta rispetto ai due mesi precedenti. Il mese è caratterizzato solo da un leggero prolungamento del tempo a disposizione per osservare il pianeta. A fine giugno infatti Venere sorge quasi due ore prima del Sole. Lo si può quindi ammirare al mattino presto sull’orizzonte ad Est. Venere attraversa per intero la costellazione dell’Ariete, dove era entrato alla fine di maggio, e il giorno 18 fa il suo ingresso nel Toro.

 Marte: all’inizio del mese poco dopo il tramonto del Sole Marte si trova al culmine in direzione Sud. Con il passare dei giorni al calare dell’oscurità lo si può osservare man mano sempre più spostato verso Sud-Ovest e ad una altezza inferiore sulla volta celeste. Continua pertanto ad anticipare l’orario del proprio tramonto e le ore a disposizione per osservarlo diminuiscono. Il pianeta rosso si muove di moto diretto nella costellazione della Vergine, avvicinandosi alla stella Spica.

Giove: giunge a conclusione il lungo periodo di osservabilità serale del pianeta gigante. Per alcuni giorni è ancora possibile individuarlo ad occidente, tra le luci del crepuscolo serale, ma fine mese è ormai troppo basso sull’orizzonte per poterlo osservare. Giove conclude il mese ancora nella costellazione dei Gemelli, vicino al limite con il Cancro.

 Saturno: dopo il tramonto del Sole lo si può individuare facilmente, a Sud-Sud-Est all’inizio del mese, poi a Sud a fine giugno. Nelle ore seguenti e per tutta la prima parte della notte lo si può seguire a Sud-Ovest. Le condizioni sono quindi ancora ottimali e per osservarlo, ammirando, per chi ha la possibilità di utilizzare un telescopio, i suoi splendidi anelli. Il pianeta di trova ancora nella costellazione della Bilancia, dove rimane per tutto l’anno.

 Urano: lo si può cercare al mattino presto, a Sud-Est, dove, a metà mese, sorge circa un’ora e mezza prima di Venere. Il pianeta si eleva sempre di più sull’orizzonte: lo si può quindi seguire per alcune ore, fino a che le luci dell’alba lo rendono inosservabile. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo individuare è comunque necessario l’uso di un telescopio. Il pianeta rimane ancora nella parte centrale della costellazione dai Pesci.

 Nettuno: il pianeta è osservabile nelle ore che precedono il sorgere del Sole. Nel corso del mese l’orario in cui sorge anticipa sempre più. A fine luglio sorge intorno alla mezzanotte. Nettuno diventa quindi osservabile per tutta la seconda parte della notte. E’ tuttavia indispensabile l’uso del telescopio per poter individuare Nettuno, la cui luminosità è inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022.

 Plutone è ormai prossimo all’opposizione. A fine mese diventa quindi osservabile praticamente per tutta la notte. Data la luminosità molto bassa del pianeta, è sempre indispensabile l’ausilio di un telescopio di adeguata potenza per tentarne l’osservazione. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario ancora per molti anni, fino al 2023.

 COSTELLAZIONI

 In tarda serata sarà possibile vedere sull’orizzonte a Sud-Est la costellazione dello Scorpione: ha un disegno inconfondibile, con le tre stelle a destra, quasi allineate in verticale, che rappresentano le chele dell’animale.

Spostandoci a sinistra, troviamo la brillante Antares, una supergigante rossa. La costellazione prosegue con le stelle che ne rappresentano il resto del corpo e la lunga coda, che termina con il pungiglione. Notiamo subito una particolarità delle costellazioni zodiacali estive: esse sono molto più basse sull’orizzonte rispetto a quelle invernali.

Mentre nei mesi invernali i Gemelli sfioravano quasi lo Zenit  sopra le nostre teste, è invece una sfida per gli osservatori del cielo il riuscire a scorgere tutte le stelle dello Scorpione, così basse da essere spesso in parte nascoste dai rilievi all’orizzonte o dalle foschie serali. L’ideale è osservarlo nelle notti chiare, sul mare, verso Sud, intorno alla mezzanotte.

Rimanendo lungo lo Zodiaco, potremo riconoscere più a destra la Bilancia: l’unico oggetto inanimato delle 12 costellazioni dello zodiaco. Alla sua sinistra sorgerà il Sagittario. 
A Ovest potremo invece osservare in successione il lento tramontare delle grandi costellazioni del Leone e della Vergine. Un discorso a parte  merita l’Ofiuco, un’estesa costellazione situata sopra lo Scorpione; nonostante le dimensioni è poco spettacolare a causa dell’assenza di stelle particolarmente luminose. Tuttavia l’Ofiuco gode di una certa notorietà per il suo ruolo di “tredicesima costellazione zodiacale”: si tratta di un dettaglio ben noto ad astronomi ed astrofili; semplicemente lo Scorpione si trova in gran parte al di sotto dell’Eclittica , per cui il Sole, una volta sfiorato la parte superiore della costellazione, prosegue il suo cammino nell’Ofiuco, che quindi risulta essere la 13-esima costellazione a trovarsi sul suo cammino lungo lo Zodiaco. 
Allontanandoci dall’eclittica, alte nel cielo notiamo le due stelle più brillanti del cielo estivo: la più occidentale è Arturo, nella costellazione del Bootes. Più a oriente troviamo Vega. Questo astro fa parte della piccola costellazione della Lira, che insieme al Cigno e all’Aquila forma un ampio triangolo che occupa la porzione più elevata della volta celeste per tutto il periodo estivo. 
Il cielo settentrionale è, come sempre, caratterizzato dalle due Orse. Volgendo lo sguardo verso la Stella Polare che nell’Orsa Minore ci indica la direzione del Nord, vedremo l’Orsa Maggiore dominare il cielo a Nord-Ovest.

Dalla parte opposta rispetto alla Stella Polare, a Nord-Est, possiamo riconoscere Cassiopea e Cefeo.

 Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di televideo, i siti:  www.uai.it ,  , da cui sono tratte queste notizie.

 

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