SOLE
Si trova nella costellazione del Capricorno fino al 16, quando passa nella costellazione dell’Acquario.
- 1 marzo: il sole sorge alle 6.47; tramonta alle 18.03
- 15 marzo: il sole sorge alle 6.23; tramonta alle 18.19
- 31 marzo: il sole sorge alle 6.56; tramonta alle 19.37
La durata del giorno aumenta di 1 ora e 25 minuti dall’inizio del mese.
Fino al 24 marzo gli orari sono espressi in TMEC (Tempo Medio dell’Europa Centrale).
Dal 25 marzo gli orari sono espressi in Ora Estiva (o “Ora Legale”), pari ad un’ora in più rispetto all’Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell’Europa Centrale).
Luna
1 marzo
- sorge alle 11:03
- transita alle 18:43
- tramonta alle 01:32
15 marzo
- sorge alle 01:40
- transita alle 06:25
- tramonta alle 11:12
31 marzo
- sorge alle 12:41
- transita alle 20:05
- tramonta alle 02:45
PIANETI
Mercurio: il mese inizia con un breve periodo favorevole all’osservazione del pianeta in orario serale. Lo si può osservare ad occidente, dove tramonta un’ora e mezza dopo il Sole. Il giorno 5 Mercurio raggiunge la massima elongazione serale con una distanza angolare dal Sole di oltre 18°. Nell’arco di pochi giorni il pianeta si tuffa tra le luci del crepuscolo, si abbassa sull’orizzonte fino alla congiunzione con il Sole del 21 marzo. A fine mese ricompare nei cieli del mattino, molto basso sull’orizzonte.
Venere: permangono le condizioni ottimali per ammirare il pianeta, praticamente identiche a quelle del mese precedente. Il luminosissimo Venere tramonta 4 ore dopo il Sole, raggiungendo il massimo intervallo di osservabilità per l’anno in corso. Venere attraversa per intero la costellazione dell’Ariete, dal gorno 4, quando lascia i Pesci, al giorno 30, quando fa il suo ingresso nel Toro.
Marte: per il pianeta rosso inizia il periodo di migliore osservabilità. Il 3 marzo infatti si trova all’opposizione. Marte è quindi visibile per l’intera notte, ad oriente dove sorge nelle ore serali, a sud dove culmina nelle ore centrali della notte, a occidente prima del sorgere del Sole. Marte si muove ancora di moto retrogrado nella costellazione del Leone. Si allontana quindi dal limite con la Vergine e si sposta in direzione di Regolo, la stella più luminosa del Leone.
Giove: le condizioni di osservabilità sono quasi identiche a quelle di Venere, con cui si troverà in congiunzione il 15. Dopo la congiunzione Venere si mantiene ancora alta in cielo, mentre Giove si abbassa sempre più sull’orizzonte occidentale, riducendo sempre più il tempo disponibile per osservarlo. Giove si trova nella costellazione dell’Ariete.
Saturno: il pianeta con gli anelli anticipa sempre più il suo sorgere e si accinge a diventare uno dei protagonisti del cielo di questa primavera. Saturno è già visibile a Sud Est dopo le ore 22 e raggiunge la massima altezza sull’orizzonte a Sud circa due ore dopo la mezzanotte. Il pianeta si trova ancora nella costellazione della Vergine, non lontano dalla stella più brillante della costellazione, la luminosa Spica.
Urano: è ormai completamente inosservabile. Il 24 marzo infatti si trova in congiunzione con il Sole. Sarà necessario attendere alcune settimane per rivederlo al mattino, prima dell’alba. Il pianeta rimane nella costellazione dei Pesci.
Nettuno: dopo la congunzione con il Sole del mese scorso, è ancora praticamente impossibile osservarlo. A fine mese ricompare prima dell’alba, ma è molto basso sull’orizzonte orientale. A causa della sua bassa luminosità, il pianeta non è osservabile ad occhio nudo e per individuarlo è indispensabile utilizzare un telescopio. Nettuno si trova nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per molti anni ancora.
Plutone
La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, dove è destinato a rimanere molto a lungo, fino al 2023. Si può osservare nelle ore che precedono l’alba. Come di consueto, data la sua luminosità bassa, lo si può osservare solo utilizzando un telescopio di adeguata potenza.
Costellazioni
Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali: rispetto al mese di febbraio le troveremo però più spostate verso sud-ovest, mentre nelle prime ore della notte nel cielo orientale fanno la loro apparizione le grandi costellazioni zodiacali del Leone e della Vergine. Percorrendo lo zodiaco troviamo anche la piccola e debole costellazione del Cancro a separare i Gemelli dal Leone. Sempre inconfondibile Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).
Nella stessa zona di cielo troviamo le costellazioni del Toro con la stella rossa Aldebaran, la costellazione dell’Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, nella costellazione del Cane Maggiore, risplende Sirio, la stella più luminosa del cielo. Più alto sull’orizzonte rispetto a Sirio, poco al di sotto dei Gemelli, si può facilmente riconoscere un’altra stella luminosa, Procione, del Cane Minore.
Il cielo meridionale, al di sotto della fascia zodiacale, è invece povero di stelle brillanti: con l’aiuto di una mappa si possono riconoscere le costellazioni dell’Unicorno, dell’Idra e, vicino alla Vergine, il Cratere. L’Orsa Maggiore sarà il nostro riferimento per il cielo settentrionale; tracciando una linea, prolungamento verso sinistra del segmento che unisce le stelle Merak e Dubhe (si veda la mappa del cielo a Nord), troveremo la Stella Polare. A Nord-Ovest troviamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a “W”; tra Cassiopea e il Toro troviamo la costellazione del Perseo. A Nord-Est, sotto l’Orsa Maggiore ed a sinistra della Vergine, vedremo invece sorgere la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone.
Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di televideo, i siti: www.uai.it , www.astronomia.com ,da cui sono tratte queste notizie, e dalla rivista Nuovo Orione o dal sito di www.orione.it .