Il cielo del mese di Marzo 2013

 

cometa-2011l4-panstarrs
Marzo: cometa Panstarrs
. Le due settimane centrali saranno quelle in cui è attesa la cometa Panstarrs, l’oggetto scoperto grazie al Pan-Starrs 1 Telescope di Haleakala (Hawaii) nel giugno del 2011. Da allora la cometa ha mantenuto una luminosità debole ma costante che dovrebbe raggiungere il suo massimo appunto a marzo, quando si troverà a passare a 45 milioni di km dal Sole. La Terra, invece, sarà sfiorata a 164 milioni di km.

SOLE

Si trova nella costellazione dell’Acquario fino al 12, quando passa nella costellazione dei Pesci.

  • 1 marzo: il sole sorge alle 6.47 e tramonta alle 18.02
  • 15 marzo: il sole sorge alle 6.24 e tramonta alle 18.19
  • 31 marzo: il sole sorge alle 6.56 e tramonta alle 19.37. Entra in vigore l’ora legale.



Marzo: cometa Panstarrs
. Le due settimane centrali saranno quelle in cui è attesa la cometa Panstarrs, l’oggetto scoperto grazie al Pan-Starrs 1 Telescope di Haleakala (Hawaii) nel giugno del 2011. Da allora la cometa ha mantenuto una luminosità debole ma costante che dovrebbe raggiungere il suo massimo appunto a marzo, quando si troverà a passare a 45 milioni di km dal Sole. La Terra, invece, sarà sfiorata a 164 milioni di km.

SOLE

Si trova nella costellazione dell’Acquario fino al 12, quando passa nella costellazione dei Pesci.

  • 1 marzo: il sole sorge alle 6.47 e tramonta alle 18.02
  • 15 marzo: il sole sorge alle 6.24 e tramonta alle 18.19
  • 31 marzo: il sole sorge alle 6.56 e tramonta alle 19.37. Entra in vigore l’ora legale.

La durata del giorno aumenta di 1 ora e 26 minuti dall’inizio del mese.

LUNA

  • 04/03/2013: Ultimo Quarto
  • 09/03/2013: Librazione
  • 11/03/2013: Novilunio
  • 12/03/2013: Librazione
  • 19/03/2013: Primo Quarto
  • 23/03/2013: Librazione
  • 25/03/2013: Librazione
  • 27/03/2013: Plenilunio

Le librazioni sono “piccole oscillazioni apparenti della Luna che consentono di osservare circa 6/10 della superficie lunare e non soltanto l’emisfero sempre rivolto alla Terra” (John Gribbin, Enciclopedia di astronomia e cosmologia, Garzanti) . In effetti, considerato il fatto che la rotazione della Luna attorno alla Terra è sincrona, ci si aspetterebbe di vedere solo la metà esatta della superficie lunare. In realtà la complessità dei moti lunari favorisce noi osservatori terrestri, che riusciamo a cogliere circa il 59% della superficie lunare. Anche se, ovviamente, ogni volta che guardiamo la Luna ne vediamo solo un emisfero, ci sono dei movimenti oscillatori apparenti che ci mostrano, di volta in volta, dei piccoli “spicchi” di superficie lunare che normalmente ci sarebbero preclusi alla vista.

Osservabilità dei Pianeti

Mercurio: all’inizio del mese il pianeta è inosservabile. Il giorno 4 si trova in congiunzione con il Sole. Rapidamente risale nel cielo mattutino, tornando visibile poco prima dell’alba. Non raggiunge però una grande altezza sull’orizzonte orientale. I giorni migliori per tentare di individuarlo saranno proprio gli ultimi del mese, quando sorgerà quasi un’ora prima del Sole, raggiungendo la massima elongazione (distanza angolare dal Sole) di 27° 50’ il 31 marzo.

Venere: per alcune settimane il pianeta più luminoso sarà inosservabile. Il 28 marzo Venere si troverà in congiunzione con il Sole. In seguito, lentamente, ricomparirà alla sera, dopo il tramonto.

Marte: dopo un lungo “inseguimento” tra il Sole e il pianeta rosso a cui stiamo assistendo da diversi mesi, si avvicina finalmente la conclusione della lentissima riduzione della distanza angolare tra i due astri. Il Sole sta ormai per raggiungere Marte. Il pianeta è ormai estremamente basso sull’orizzonte occidentale ed è impossibile distinguerlo tra le luci del crepuscolo serale. Piuttosto movimentato lo spostamento tra le costellazioni: inizialmente si trova nell’Acquario, il 4 marzo entra nei Pesci. Il 22 fa una brevissima incursione nella costellazione della Balena, per poi tornare nuovamente nei Pesci.

Giove: l’intervallo di osservabilità del pianeta gigante è destinato a ridursi sensibilmente nel corso di questa Primavera. Al calare dell’oscurità Giove sarà ancora ben visibile a Sud-Ovest. Nelle prime ore della notte si abbassa verso Ovest dove, intorno alla mezzanotte, si trova già vicino all’orizzonte, anticipando sempre più il suo tramonto. Data l’inosservabilità di Venere, Giove rimane comunque l’astro più luminoso della volta celeste. Giove anche per questo mese rimane nella costellazione del Toro.

Saturno: il pianeta continua a guadagnare un intervallo di osservabilità sempre maggiore, anticipando giorno per giorno il suo sorgere. A fine mese lo si potrà osservare già prima della mezzanotte sull’orizzonte orientale. Con Giove che nei prossimi mesi si abbasserà sempre più ad occidente, Saturno si accinge a diventare il protagonista delle osservazioni planetarie serali. Il pianeta si sposta lentamente con moto retrogrado nella costellazione della Bilancia, riavvicinandosi al limite con la Vergine.

Urano: il pianeta è ormai inosservabile, data l’imminenza della congiunzione con il Sole che si verifica il 29 marzo. Da segnalare l’ingresso di Urano nella costellazione della Balena, dove si troverà per tutto il mese.

Nettuno: dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso il pianeta è ancora praticamente inosservabile. Nettuno ritorna nel cielo del mattino, ma è ancora estremamente basso sull’orizzonte orientale, dove ancora per alcune settimane sarà difficilmente distinguibile tra le luci dell’alba. In ogni caso Nettuno è osservabile solo utilizzando un telescopio. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere molto a lungo, fino all’anno 2022.

Plutone

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Continuiamo a mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Giorno dopo giorno Plutone si eleva sempre più sull’orizzonte orientale ed è pertanto possibile osservarlo per alcune ore prima dell’alba. Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, costellazione che lo ospiterà ancora nei prossimi 10 anni, fino al 2023. A causa della sua luminosità estremamente bassa è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad individuarlo.

COSTELLAZIONI

NORD
Il cielo del Nord è costantemente occupato dalle costellazioni circumpolari che ruotano intorno alla stella polare. La Polare si trova ad una altezza nel cielo che corrisponde precisamente alla latitudine del vostro luogo di osservazione, quindi se vi trovate a Caserta, la cui latitudine è circa 41 gradi Nord e longitudine 14 gradi Est, potete trovarla in cielo all’altezza di 41 gradi.
Le ben note costellazioni del Nord, come Cassiopea e Orsa Maggiore, sono da cercare in zone diametralmente opposte tra loro rispetto alla polare: nel mese di marzo, in prima serata, l’Orsa Maggiore sarà molto alta nel cielo mentre Cassiopea sarà molto bassa sull’orizzonte.
Il cielo intorno alla polare si muove in senso antiorario, ed è per questo che le costellazioni comprese tra Cassiopea e Orsa Maggiore, in direzione ovest, guadagnano in altezza mentre le altre sono in discesa. Così, Cefeo, dalla classica forma a casetta, e Dragone, molto ampia ma spenta, tendono a salire mentre la Giraffa tende a scendere.
Una occhiata verso ovest ci fa scorgere il tramonto del Toro e l’inesorabile discesa del Perseo del bellissimo Doppio Ammasso, mentre guardando ad est vediamo l’anteprima del cielo primaverile, con la brillantissima Arturo già a buona altezza seguita dalla più debole ma caratteristica Corona Boreale.
In piena notte, verso le due, l’Orsa Maggiore sfiora lo zenit occupato dai Cani da Caccia, quindi Cassiopea raggiunge il punto di minimo senza tuttavia tramontare mai. Verso Ovest il cielo invernale saluta con le mani dei Gemelli, unici ancora visibili, mentre ancora più bassa tramonta Capella in Auriga. Verso Est le costellazioni primaverili hanno ormai raggiunto le altezze che si addicono alla stagione primaverile inoltrata, mentre le costellazioni che sorgono sono prettamente estive come la Lira ed il Cigno, che rappresentano con Altair e Deneb due angoli del Triangolo Estivo.
La zona centrale del cielo orientale è occupata dalla curiosa forma di Ercole, non molto brillante tuttavia.
Alle 5 di notte l’andamento delle costellazioni circumpolari si è ormai invertito, con l’Orsa Maggiore che scende e Cassiopea che torna a salire. Verso Ovest giunge già la costellazione del Leone, velocissima a sorgere ed altrettanto veloce a sparire, mentre il lato est continua a veder sorgere scampoli di estate, con Delfino e Cavalluccio già alti, con un Triangolo estivo ben formato da Altair, Deneb e Vega e con la costellazione di Pegaso in fase di levata. Si tratta di una bellissima zona di cielo, soprattutto laddove è presente il Cigno visto che la Via Lattea presenta alcuni dei suoi gioielli migliori, come la Nebulosa Velo.SUD
Il versante che va da est ad ovest passando per il sud, nel mese di marzo, vede tramontare le costellazioni invernali nella zona di ponente. In prima serata Orione, Toro e Sirio nel Cane Maggiore si avvicinano all’orizzonte, mentre resistono ad altezze ancora accettabili Procione nel Cane Minore ed i Gemelli, pochi gradi sotto lo zenit.
In meridiano transitano in prima serata costellazioni abbastanza spente e di declinazione australe, come la Bussola e la Macchina Pneumatica, mentre la zona centrale è occupata dalla costellazione molto ampia ma debole dell’Idra Femmina. Anche il Cancro, poco sotto lo zenit, non è di certo una costellazione brillante anche se accoglie M44, l’ammasso aperto del Presepe, mentre spostandoci verso est troviamo il cielo primaverile vero e proprio.
Apre le danze, infatti, il Leone della stella Algieba, che sovrasta in altezza costellazioni minori come Mortaio e Corvo, mentre spostandoci ancora più verso est è possibile rintracciare le costellazioni estive della Vergine di Spica, ancora bassa, ed il faro celeste rappresentato da Arturo nella costellazione del Contadino, preceduto dalla Chioma di Berenice e dal suo ammasso galattico.
Lo zenit è occupato dalla costellazione del Leone Minore.
Alle ore 2 di notte, i Gemelli restano l’unico baluardo del cielo invernale visto che anche Sirio è ormai molto bassa. Il lato ovest del cielo ora è molto spento, occupato da costellazioni deboli e piccole.
Il Leone è transitato al meridiano ed ora occupa la zona alta del cielo ovest, mentre in meridiano passa la Vergine di Spica, sovrastata dalla Chioma di Berenice appena sotto lo zenit e dalla brillantissima ed arancione Arturo, poco più verso est. La Corona Boreale di Gemma, come sempre, segue la stella Arturo, mentre più in basso c’è un gruppetto di stelle che abbraccia una ampia zona di cielo, verso est a metà cielo circa, che rappresenta la tredicesima costellazione zodiacale, l’Ofiuco. Il Serpente è una costellazione molto debole, ma chi è dotato di telescopio può approfittare per individuare la splendida Nebulosa Aquila. Bassa sull’orizzonte di Sud Est c’è una stella brillantissima: la rossa Antares, nello Scorpione.
Lo zenit è ora rappresentato dalla costellazione dei Cani da Caccia, che accoglie la famosa galassia vortice, M51.
Verso le 5 della notte il Leone sta già tramontando verso ovest, velocissimo, mentre la zona di sud-ovest è occupata dalle costellazioni primaverili di Vergine, verso il basso, e Contadino più in alto.
Al meridiano è appena transitata la costellazione della Corona Boreale della stella Gemma, che sovrasta le costellazioni più ampie di Ofiuco e Bilancia, ma soprattutto, nella zona molto bassa sull’orizzonte, di Scorpione e Sagittario, che accolgono il centro galattico e quindi sono letteralmente invase da nebulose e ammassi globulari. Nella zona più ad est inizia invece l’estate, dal momento che si fa viva una delle stelle che formano il triangolo estivo: Altair nell’Aquila.
Lo zenit, stavolta, è occupato dalla costellazione ampia ma abbastanza debole di Ercole.

Per una visione completa e mitologica delle costellazioni, si consiglia di scaricare Stellarium dalla rete, un software di simulazione libero e interessante.

 

Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di televideo, il sito www.uai.it e www.astronomia.com, da cui sono tratte queste notizie, e dalla rivista o dal sito di Orione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *